Provincia di Napoli, Rispoli risponde a Oddati: “Il consiglio ha già impresso una svolta importante all’ente”

“Giudicare l’attività di un organismo quale il Consiglio Provinciale di Napoli dal numero di sedute rende la dimensione di chi questo giudizio esprime. La valutazione dell’azione di governo di un’Assemblea consiliare non si effettua, naturalmente, sulla base della quantità delle sedute o dei provvedimenti adottati, ma dalla loro qualità. Io non so quante sedute abbia tenuto il Consiglio comunale di Napoli o quante deliberazioni abbia prodotto – possono essere più o meno di quelle del Consiglio provinciale – e non voglio saperlo: mi basta vedere in quale stato versi la città di Napoli, specie nei settori di competenza comunale”. Il Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, Luigi Rispoli, risponde così alle dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nicola Oddati, sul numero delle sedute tenute dall’Assemblea di Santa Maria la Nova dall’insediamento della nuova amministrazione. “In dieci mesi di consiliatura – spiega Rispoli – il Consiglio Provinciale di Napoli è già riuscito ad imprimere quella svolta, in termini efficienza e di capacità di rispondere alle esigenze del territorio, di cui, dopo anni di stanche gestioni di centrosinistra, l’Ente aveva estremo bisogno. E ciò attraverso l’approvazione di atti che hanno indirizzato l’azione politico-amministrativa verso un deciso miglioramento della qualità della spesa, un uso corretto delle risorse, un piano di modernizzazione e l’avvio di un processo, da tempo atteso, di razionalizzazione delle società partecipate”. “Il Consiglio ha, infatti – ricorda il Presidente – già disposto l’uscita della Provincia da sei società miste, con un risparmio di circa 4 milioni di euro. Nelle società in cui si è scelto di rimanere, le sole in cui la partecipazione istituzionale era consentita, abbiamo attivato programmi di ristrutturazione, come avvenuto per esempio per la Sis, che aveva accumulato perdite per 340 milioni e che adesso stiamo avviando verso un cammino di risanamento. Operazione che il Consiglio farà anche con le altre partecipate”. “L’Assemblea ha altresì varato – aggiunge Rispoli – un’importante manovra di avanzo di bilancio, per complessivi 58 milioni di euro impegnati in opere di grande impatto pubblico: venti milioni destinati per l’edilizia scolastica, 10 milioni per le strade, altri significativi stanziamenti assegnati al Teatro San Carlo, altri fondi sono stati impiegati nel sociale. Il risultato economico e finanziario determinato da queste scelte è stato premiato dagli analisti di Moody’s, l’agenzia internazionale di rating che, dopo l’esame dei dati conseguiti dal nostro Ente nell’ultimo anno, ci ha assegnato un rating Aa3 con prospettive finanziarie stabili. Un dato che assume una valenza ancora più rilevante se si considera il fragile contesto socio-economico provinciale”. “E sulla delicatissima questione rifiuti – sottolinea il Presidente dell’Assemblea di Santa Maria la Nova – che ha visto il nostro territorio proiettato tragicamente sulla ribalta mondiale per l’inefficienza non certo dell’attuale Amministrazione provinciale, ma di quella regionale e comunale retta da Bassolino, Oddati ed i loro amici, il Consiglio si è assunto la responsabilità di costituire la SapNa, la società per azioni che dovrà occuparsi del ciclo integrato di smaltimento, e di fissare le linee di indirizzo per la determinazione delle tariffe della Tarsu, che vedono premiare le amministrazioni comunali che hanno saputo mettere in campo una raccolta seria differenziata: non certo il Comune di Napoli”. Rispoli ricorda poi “i provvedimenti importanti nei settori dell’ambiente, del lavoro, della sicurezza, dello sviluppo e della promozione turistico–culturale del territorio che passano anche attraverso una sana gestione dei Piani urbanistici ed i progetti di sviluppo territoriale cui il Consiglio ha già dato il via”. “Dati, questi – argomenta il Presidente – che dimostrano come non sia rilevante il numero delle sedute, anche perché ci si può convocare e non produrre nulla di importante, ma che in queste sedute si varino atti in grado di dare attuazione all’importante programma di governo che quest’amministrazione si è impegnata con gli elettori a condurre in porto”. “E poi è singolare – conclude Rispoli – che queste critiche vengano proprio da chi, ricoprendo importanti ruoli di governo, ha contribuito in modo determinante a far precipitare il nostro territorio nelle attuali condizioni di degrado, che ci vedono ultimi in tutte le classifiche di vivibilità. Da chi, con i recenti incarichi, ha dimostrato di concepire le Istituzioni solo come strumenti per garantire a se stessi ed ai propri accoliti prebende e benefici non certo nell’interesse dei cittadini”.

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