Secondo operaio morto d’infarto sul cantiere in meno di una settimana. Teatro della tragedia è nuovamente Castellammare di Stabia. A morire, tavolta, è Pasquale Auriscino, 48enne stabiese, piastrellista, colto da infarto mentre si trovava in un appartamento di via Fratte, zona alta di Castellammare, ad effettuare normali lavori di ristrutturazione. Ieri mattina, poi, forse per il troppo stress fisico, il 48enne è stato colto da un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Sul posto sono intervenuti subito i medici del 118 che hanno tentano un inutile ricovero all’ospedale San Leonardo di Castellammare: Auriscino è deceduto durante il trasporto in ambulanza. Per tutte le verifiche del caso sono giunti gli agenti del commissariato di polizia stabiese, guidati dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso, coadiuvati dal personale dell’Ispettorato del Lavoro dell’Asl Napoli 3 Sud. Una volta verificato che la ditta era in ordine con tutte le documentazioni e che la morte dell’operaio era dovuta a cause naturali, non è stata nemmeno aperta un’inchiesta sul decesso del 48enne. A quanto pare, l’uomo deceduto soffriva di piccoli problemi cardiaci, probabilmente aggravati dal pesante lavoro e culminati con un arresto cardiocircolatorio. L’operaio lascia la moglie, incinta, e i suoi tre bambini. Caso simile a quello di pochi giorni fa, accaduto sempre a Castellammare: un operaio di Boscoreale perse la vita, sempre per infarto, mentre lavorava in un altro cantiere edile.