Terzigno: Romano duro sulle affermazioni di Borrelli (Verdi)



Pronta la risposta da parte dell’entourage del neosindaco di Terzigno Domenico Auricchio, al coordinatore regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che aveva approvato, con un comunicato stampa, i fischi rivolti ad Auricchio nella scorsa manifestazione antidiscarica sul Vesuvio.

A sottolineare il punto di vista dell’attuale amministrazione terzignese e del primo cittadino è stato l’ex assessore Alberto Romano, attuale braccio destro di Auricchio: «E’ davvero stupefacente leggere dichiarazioni così provocatorie e incendiarie come quelle proferite da tale “figuro” della politica provinciale. I fischi rivolti al sindaco Mimì Auricchio sono stati il “frutto avvelenato” preparato scientificamente da un ben noto e ristretto gruppetto di “provocatori di professione”, con la decisiva collaborazione di una ventina di contestatori non del vesuviano, ma catapultati nella nostra zona da chissà dove!».

La posizione di Romano è chiara. Secondo il componente dello staff del sindaco di Terzigno, i cittadini si sono espressi senza ombra di dubbio su “Mimì”, affidandogli la guida della cittadina vesuviana, alla scorsa tornata elettorale.

«Quanto al Borrelli – ha aggiunto Alberto Romano – non si rende conto che questo continuo suo delirare con inusitata infamia contro Mimì Auricchio possa essere in qualche modo pericoloso per l’incolumità di una persona così esposta come il sindaco di Terzigno? E poi, seguendo il famoso e leninistico “calunniate,calunniate,qualcosa resterà”, veramente pensa di convincere la nostra sana gente vesuviana che si sia individuato il “mostro” da sbattere in prima pagina? Ma vuole vergognarsi di quanto compiuto o non compiuto da lui stesso e dai suoi predecessori, causando il massimo del degrado e dello scempio ambientale in pieno Parco Nazionale del Vesuvio?

Quanto al confettino-invito a non partecipare a manifestazioni civili e politiche,sappia quest’innocuo ed arrogante esponentuccio politico da strapazzo che solo nei paesi comunisti ,ridotti alla fame, alla shiavitù, al terrore, alla miseria e alla prostituzione minorile diffusa, è possibile augurarsi che agli avversari politici vengano negate le più elementari espressioni della libertà e della democrazia! Quindi, invitiamolo a trasferirsi a Cuba o in Cina, non posso che augurargli: Buon viaggio,compagno Borrelli!».

L.P.C.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano