Vico Equense: rimpasto ancora in alto mare. Cinque cerca soluzioni

Si accavallano voci di nuove nomine in Giunta ma la rosa dei nomi è sottoposta quotidianamente a conferme e smentite. Per ora l’unico ad entrare sicuramente sembrerebbe Franco Lombardi, leader de “La Fenice”, lista civica che alle elezioni comunali del 2006 si schierò con Armando De Rosa. Franco Lombardi, in passato leader dell’Udeur di Mastella, è già stato assessore nella giunta di Nino Savarese e candidato a sindaco nel 2001 per il centrosinistra.

La nomina di Franco Lombardi, come spiega lui stesso, sarebbe oggi il primo passo verso future e nuove alleanze elettorali con l’attuale sindaco Cinque e colmerebbe a Vico Centro il vuoto creato in maggioranza dalla frattura con Dilengite, Cuomo e Davino.

Gennaro Cinque, in questo momento naviga in acque piuttosto agitate. Indagati l’assessore Matteo de Simone e diversi funzionari comunali. Dimissionario per motivi personali l’assessore Giuseppe Guida. Ancora in agitazione il gruppo di Ciro Vanacore. Proprio Ciro Vanacore, che nei giorni scorsi dava per certo il suo ingresso in giunta, oggi fa sapere che non tutto è ancora risolto e che al momento preferisce rimanere libero. Qualcuno mormora però che Vanacore non sia un nome gradito a tutti e che il sindaco stia temporeggiando per trovare nuove convergenze all’interno della maggioranza.

Rispunta anche il nome di Peppe Russo (Colline Vicane), uno degli ex assessori defenestrati da Cinque, il quale, in poche ore, sarebbe giunto a un nuovo accordo con la maggioranza.

Per questo motivo si fa meno sicuro l’ingresso di Franco Buonocore (Colline Vicane) che farebbe spazio proprio a Peppe Russo a suggello della ritrovata armonia.

Si sarebbe riavvicinato a Gennaro Cinque anche l’avv. Benedetto Migliaccio, il quale, pur non volendo fare parte della Giunta in questa compagine, si rende disponibile a riaprire con lui un dialogo e una collaborazione per il futuro.

Il clima politico nel centrodestra pare quello tipico delle grandi manovre pre-elettorali, ma ci sono parecchi nodi ancora da sciogliere. Uno dei più complicati è quello legato alla difficilissima situazione creatasi dentro il maggiore partito di Vico Equense, il pdl. Com’è noto, Dilengite, ex udc, dopo la grave crisi dell’anno scorso, trasmigrò insieme a Davino e Cuomo, proprio nel pdl, tenuto fino a quel momento saldamente in pugno dallo stesso sindaco Cinque. Già nelle recenti elezioni provinciali e regionali si sono viste le conseguenze di quella trasmigrazione. Pur avendo il 48% dei consensi, il partito si è spaccato e nessun candidato ha raggiunto risultati brillanti. Inoltre esistono complicazioni legate al simbolo del partito che appartiene a due fazioni diverse e in contrasto tra loro e Dilengite sta facendo grandi manovre per accreditarsi come leader del pdl  a Vico e per accaparrarsene l’esclusiva,

Dalle condizioni politiche che si determineranno pare possa dipendere la stessa candidatura di Gennaro Cinque alle comunali del 2011. Il sindaco, confidandosi con alcuni amici, avrebbe detto che o ci saranno le condizioni ideali per una sua ricandidatura oppure lascerà l’incarico per far sì che si ricostituisca una maggioranza forte del centrodestra intorno a un altro candidato. A sostegno di questa tesi addirittura si fanno già i nomi dei possibili successori di Cinque, che sarebbero lo stesso Franco Lombardi o l’avv. Ferdinando Astarita. Si procede però nel campo delle pure ipotesi. In questo clima ingarbugliato e incomprensibile, emerge oggi come oggi, in tutta la sua evidenza, solo la guerra senza quartiere in atto dentro il centrodestra che si dimostra, ancora una volta, incapace di governare stabilmente la città.

Maria D’Ordia

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