Castellammare. Cultura: è scontro tra maggioranza e opposizione

Continua lo scontro tra maggioranza e opposizione a Castellammare. Stavolta il terreno è quello della cultura, con l’ex assessore alla Cultura, Gianpaolo Valitutti, che ha imbeccato il centrodestra sulla scomparsa dalle linee programmatiche delle questioni relative al Palazzo Reale di Quisisana e al Museo Archeologico di Stabiae. A rispondere con toni molto duri all’ex membro della Giunta di Salvatore Vozza, è stato lo stesso sindaco Luigi Bobbio: «Non accettiamo lezioni da Valitutti. Rimasto invisibile nella precedente amministrazione, ora cerca di rendere noto il suo passato incarico».

Comunque sia, ecco l’accusa mossa da Valitutti nelle ultime ore. «È gravissimo che il neosindaco Bobbio non abbia detto una sola parola sulla Reggia di Quisisana nelle sue linee programmatiche – ha commentato l’ex assessore alla Cultura – per due motivi: o perché considera le linee programmatiche carta straccia o perché non tiene in nessuna considerazione il suo assessore alla Cultura e, di conseguenza, il ruolo che il Comune deve svolgere nel campo dei beni culturali. Se a questo aggiungiamo il fatto, che – unico caso nelle striminzite 24 pagine depositate in consiglio comunale ieri sera – viene dato amplissimo risalto alla fondazione privata Ras, c’è materia per lanciare un serio allarme: giù le mani dagli scavi di Stabiae e dai beni culturali di Castellammare. Con la nuova associazione che stiamo costituendo chiameremo alla mobilitazioni gli uomini di cultura, le altre associazione culturali, le scuole e tutti i cittadini che vogliono che la Reggia di Quisisana abbia un futuro e che finalmente riapra il Museo archeologico dove dare una sede degna ai meravigliosi affreschi di Stabiae. D’altronde non si tratta in un caso, visto che la parola “cultura” non ricorre una sola volta nel programma della nuova giunta, così come non si parla di scuola, di istruzione, di giovani e di tantissimi altri temi». Riguardo al neo assessore alla Cultura Antonio Coppola, così si esprime il suo predecessore Valitutti: «Ho avuto già modo di formulare direttamente all’architetto Coppola i miei auguri per il prestigioso incarico. Egli conosce bene il lavoro che la giunta Vozza ha fatto per dare un futuro gestionale alla Reggia di Quisisana, restaurata per diventare Scuola nazionale di restauro e sede del museo archeologico di Stabiae; lo conosce bene perché Coppola ha partecipato, in rappresentanza della Provincia di Napoli, al tavolo tecnico che da dicembre 2009 a febbraio scorso ha elaborato il progetto di utilizzo e gestione del Palazzo Reale di Quisisana, recepito da Ministero dei Beni Culturali e Regione Campania: sotto quel progetto c’è anche la sua firma. E dunque siamo certi che l’assessore Coppola spiegherà al sindaco Bobbio che gli scavi vanno valorizzati in un sistema unico con la Reggia. Scrivere come ha fatto Bobbio che «la Soprintendenza e la fondazione Ras devono assegnare una funzione chiara alle ville di Stabia» significa non solo smentire il lavoro che lo stesso architetto Coppola ha fatto, ma anche tutto lo spirito e la ratio del Codice dei Beni culturali voluto dall’allora Ministro Urbani, e che Bobbio dovrebbe conoscere bene perché voluto dal governo di centrodestra nel 2004 quando egli era senatore a Roma. E cosa dice il Codice dei beni culturali che si discosta chiaramente dalle linee programmatiche rese da Bobbio in aula ieri sera? Dice che i comuni cooperano con il Ministero dei Beni culturali nell’esercizio delle funzioni di tutela, che Ministero, le regioni, le province e i comuni perseguono il coordinamento, l’armonizzazione e l’integrazione delle attività di valorizzazione dei beni culturali pubblici, che lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali assicurano la fruizione dei beni culturali pubblici. Dunque – ha concluso Valitutti – nessuno deve indicare niente di niente al Comune, men che meno una fondazione privata come la Ras, poiché gli scavi di Stabiae, come la Reggia, appartengono alle istituzioni pubbliche e alla comunità stabiese che è chiamata, nel suo insieme a conservarli e valorizzarli. E ciò può avvenire, come indica chiaramente il Piano strategico di valorizzazione dei beni culturali dell’area vesuviana della Regione Campania, solo mettendo insieme scavi di Stabiae, Museo archeologico e Reggia di Quisisana».

Di seguito, invece, la risposta del sindaco Bobbio. «Valitutti, ora che non è più assessore alla Cultura, cerca finalmente di rendere noto il suo passato incarico, che era rimasto invisibile ai più nel corso della passata amministrazione di Castellammare di Stabia. – ha detto il primo cittadino – Il segno più evidente della sua passata invisibilità è rappresentato proprio dal fatto che oggi si permette di accusare la mia amministrazione di non aver citato in un documento programmatico temi e questioni che sono stati da me più volte ripresi in campagna elettorali. Per la verità, in città, negli ultimi cinque anni, di cultura e di interventi a favore dei beni culturali se ne sono visti veramente pochi, al punto che oggi tocca a me e alla mia amministrazione darsi da fare nell’interesse della città per avviare percorsi che la giunta Vozza non ha mai praticato. La prima differenza tra la mia amministrazione e quella di Vozza – ha sottolineato ancora Bobbio – sta proprio nel fatto che la giunta di centrosinistra ha profuso tutte le sue, per la verità scarse, risorse nella redazione di programmi tanto faraonici quanto farneticanti, senza poi fare nulla in concreto. Ed ecco perché un semplice passaggio istituzionale, come quello della presentazione delle linee programmatiche, che ovviamente non dovrebbe avere i caratteri della esaustività, bensì quelli della individuazione delle urgenze, per il centrosinistra di minoranza stabiese si vorrebbe diventasse un casus belli, in quanto per costoro la politica è fatta solo di vuote e roboanti parole, lontane chilometri da quello che per noi è il vero cuore della politica: i fatti concreti. È poi veramente stupefacente l’improntitudine di chi, già membro della giunta Vozza, essendo stato il sostenitore della Ras, contesti a noi le sue stesse responsabilità, ammesso che di responsabilità si tratti. Quanto alla gestione dei beni culturali, massacrata dal centrosinistra stabiese, non ho sinceramente tempo da perdere a discuterne con Valitutti. – ha concluso Bobbio – Sfoghino, egli e i suoi mentori, il loro livore per la bruciante e meritata sconfitta nei soliti torrenziali proclami. Noi risponderemo con i fatti».

Francesco Ferrigno

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