Gli ex lavoratori dell’indotto Fincantieri puliscono l’arenile stabiese

«Vogliamo soltanto lavorare, non ci interessa nient’altro». L’appello arriva dagli ex lavoratori dell’indotto Fincantieri, che ieri mattina hanno manifestato la propria volontà in maniera più che singolare. Gli operai si sono incontrati in villa comunale a Castellammare di Stabia, hanno imbracciato tutti gli arnesi ed hanno cominciato a setacciare la spiaggia. Una pulizia capillare del tratto di arenile che va dalla banchina “Zì Catiello” e che nei prossimi giorni porterà gli ex operai dell’indotto fino al lembo di spiaggia nei pressi del Miramare. Una lunga opera di pulizia per dimostrare ancora una volta quanto il lavoro sia importante per tanti stabiesi, disoccupati o in cassa integrazione. «La nostra situazione è tragica – hanno raccontato – ma non ci arrendiamo. Anzi, dimostriamo ancora una volta la nostra voglia di lavorare per guadagnarci lo stipendio e mantenere le nostre famiglie». “I lavoratori dell’indotto Fincantieri cercano dignità” citava lo striscione dei tre operai che hanno deciso di pulire l’arenile gratis, accumulando spazzatura di ogni genere con rastrelli, pale e carriole. Hanno rimosso erbacce, spazzatura, ripristinato i vasi con i fiori, ridipinto i muri e gli scogli. «E per noi stanno arrivando le prime soddisfazioni – raccontano fieri gli operai – perché la gente ci fa i complimenti e viene a passeggiare in spiaggia». Insomma, la crisi di Fincantieri ha lasciato a casa centinaia di operai che, però, non perdono la voglia di lavorare e lo spirito di sacrificio.

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