Usa carta di credito clonata, arrestato pregiudicato
Marco Pirollo
I carabinieri di Pompei hanno arrestato il pregiudicato Giuseppe Cimmino, 27 anni, di Napoli che al centro commerciale Auchan ha cercato di acquistare tv ed elettrodomestici con documenti falsi e “moneta elettronica” indebitamente riprodotta. L’uomo ha dei precedenti per lo stesso reato: già lo scorso gennaio era stato arrestato per aver utilizzato una carta di credito clonata in un centro commerciale di Marcianise. Il pregiudicato ha concesso il bis nei giorni scorsi al centro commerciale Auchan di via Statale, dove è stato arrestato dai carabinieri mentre cercava di pagare con una carta di credito clonata televisori ed elettrodomestici per un valore complessivo di circa 1.200 euro. Dopo l’acquisto dei costosi apparecchi elettronici all’ipermercato Auchan, il 27enne si è presentato alle casse per pagare l’importo con una carta di credito clonata ad una ignara donna di Palermo, ma riprodotta e intestata falsamente ad un inesistente Mario De Santis. I dati falsi, naturalmente, erano avvalorati da altrettanto falsi documenti d’identità che l’uomo ha fornito al momento del pagamento. Il tutto mentre la patente, quella autentica, Cimmino la custodiva nei calzini. I carabinieri di Pompei, coordinati dal luogotenente Manzo, che da tempo indagano sul fenomeno della carte di credito clonate sono intervenuti all’Auchan e hanno arrestato il pregiudicato. Proprio le indagini condotte dai militari in tal senso portarono i carabinieri di Pompei, esattamente un anno fa, a scoprire una vera e propria holding del crimine di livello internazionale, specializzata nella clonazione e nell’utilizzo di carte di credito per acquistare beni di lusso da rivendere sul mercato nero a commercianti compiacenti. Nel corso dell’operazione denominata “Platinum” gli uomini del 112 hanno indagato sulla banda tra il febbraio e l’ottobre del 2008, prima di passare alla fase operativa che si è conclusa all’alba del 5 maggio 2009 con 16 arresti e 7 misure cautelari ai domiciliari. Secondo gli investigatori dell’Arma il fermo di Cimmino rappresenterebbe la conferma che la banda che acquistava beni di lusso con carte di credito clonate, sgominata un anno fa dai carabinieri di Pompei con l’operazione “Platinum”, sta tentando di riorganizzarsi utilizzando quelle che vengono considerate le “nuove leve” della banda. O meglio, i “nuovi operai” del sodalizio criminale, cioè coloro che materialmente sono incaricati di mettere a segno i “colpi”: spendere carte di credito clonate a ignari cittadini per acquistare beni di lusso da rivendere a commercianti compiacenti.