Gragnano protagonista su Anci Rivista. Il mensile istituzionale dell’associazione nazionale dei comuni italiani ha riservato un ampio reportage alla “città della pasta”, in quanto realtà comunale che ha legato quasi interamente la sua storia a quella della produzione della pasta. Lo speciale, presentato in anteprima al Forum Pa, curato da Alessandro Malafronte e che ha visto il coinvolgimento pure delle città di Fara San Martino, piccola cittadina abruzzese dove oggi vengono ancora prodotti 1.670.300 quintali di pasta, Corato in Puglia e Imperia in Liguria, analizza il percorso storico di Gragnano partendo dalla produzione della pasta relativa al XVII secolo, per arrivare poi ai primi dell’ottocento quando i grandi pastifici a conduzione non familiare esponevano i maccheroni ad essiccare nelle strade principali nel piccolo centro dei Monti Lattari. Il Novecento poi per Gragnano ha rappresentato un periodo di estrema difficoltà – si legge nel reportage – prima le due guerre, poi la maggior capacità di rapportarsi all’industrializzazione delle aziende del nord, infine il terremoto hanno comportato per Gragnano la diminuzione del prestigio che aveva nel mondo inerente la produzione pastaia. Ma i mastri pastai non si sono arresi e nell’ultimo ventennio c’è stata una massiccia sterzata, fino ad arrivare al 2003 alla nascita del consorzio. Nello speciale è presente anche un’intervista al presidente del consorzio “Gragnano Città della Pasta” Giuseppe Di Martino: «Era necessario creare un ente che valorizzasse quello che la pasta è stato per Gragnano – spiega Di Martino – non esiste nessun’altra realtà italiana che abbia legato la produzione del settore pasta con la storia della città come ha fatto Gragnano». Oltre al consorzio è pronto anche un museo che diventerà il fiore all’occhiello della produzione pastaia cittadina. «L’iter è completato – dice il presidente nell’intervista – ritengo che per il mese di settembre almeno un pezzo del museo potrà essere pronto».