In un periodo di grandi questioni politiche, bilanci da presentare, eventi da programmare, scadenze da rispettare, ci si chiede cosa succede nel frattempo nel sociale. Cerchiamo di rispondere a questo interrogativo insieme a Vincenzo Pescatore, presidente dell’associazione di Volontariato “Il Cuore del Volontariato”. «Le persone diversamente abili – esordisce Pescatore – gli anziani e tutti coloro che fanno parte delle fasce con diversabilità, hanno bisogno di assistenza sanitaria. Essi fanno parte del cosiddetto terzo settore, ove anche associazioni di volontariato regolarmente iscritte con decreto regionale come associazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) provano a dare assistenza a queste persone. Nonostante siano importante la funzione di tali associazioni, la nuova giunta della Regione Campania si appresta a varare una legge che blocca i fondi alla sanità e a tutti i servizi che parallelamente contribuivano al fine di migliorare la vita di persone non al pieno di facoltà fisico-motorie o sensoriali (diversabili) prestazioni che venivano garantite anche e soprattutto da operatori Oss ed Osa, tramite associazioni Onlus. A questi operatori veniva erogato un rimborso spese mensile minimo. Ora molte cooperative sociali ed associazioni sono messe con le spalle al muro, non potendo percepire i fondi che finora contribuivamo alla gestione operativa delle stesse, per tale ragione potrebbero non garantire più quei servizi che invece servono alla pubblica utilità sociale. Ora mi chiedo – continua Pescatore – se pur fosse vero che questa operazione sia solo una misura mirata a far recuperare il disavanzo economico che si è generato in questi anni di sbagliata gestione su finanziamenti erogati non con opportuna diligenza, a tale attuazione bisognerebbe solo dare atto e accettazione. Questo provvedimento, nel modo in cui la si vuole attuare, non deve essere troppo drastico, e da misura preventiva non deve assumere, poi, una collocazione troppo limitativa e paralizzante per questo settore. Credo altresì, che sia possibile e più appropriata l’attuazione di un controllo preventivo basato su indagini mirate a eliminare tutte quelle strutture che – conclude Pescatore – in questo settore non operino per i fini e scopi sociali».
Pasquale Annunziata