Portici: la crisi politica non ferma la Marcia della Legalità

Visto il momento politico abbastanza critico, in seguito alle dimissioni dell’assessore al Personale Nicola Marrone, sembrava essere definitivamente annullata la Marcia della Legalità. Contrariamente alle previsioni, però, il corteo ha avuto luogo ugualmente. Anzi, ha ricevuto un’ottima risposta coinvolgendo una vasta folla di studenti che, partita da Piazza Matteotti, ha raggiunto le officine di Pietrarsa a suon di slogan per la legalità.

Oltre ai giovani, hanno partecipato il capitano Pierluigi Buonomo, comandante compagnia carabinieri di Torre del Greco, il capitano Filippo D’Albore, comandante della guardia di finanza di Portici e il colonnello Gennaro Sallusto, comandante della polizia municipale di Portici.

Non potevano mancare, inoltre, le autorità locali guidate dal primo cittadino Vincenzo Cuomo: «Siamo giunti al terzo appuntamento di una manifestazione dal significato importante. Il modo che abbiamo di educare le scuole alla legalità – dichiara Cuomo – pone al centro la volontà che ha il Comune di sconfiggere la criminalità organizzata. Se la camorra la si combatte, la si sconfigge. E Questa è una priorità assoluta che io ho sempre avuto. Tre anni fa dissi che sarei stato capace di andare anche casa per casa pur di riportare la legalità a Portici, ed oggi rilancio questa mia convinzione, anche senza gli appoggi di prima».

Un’altra importante e significativa presenza è stata quella di Sergio Vigilante, imprenditore coraggio ed attuale presidente dell’associazione antiracket porticese.

In occasione della marcia, Vigilante è stato accompagnato dai coniugi Orsino, famiglia coraggio di San Sebastiano al Vesuvio, del cui caso si è interessato personalmente il Procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, intervenuto a fine manifestazione: «Stiamo ripristinandola legalità sul territorio – ammette Vigilante – con l’aiuto dell’amministrazione comunale, delle forze dell’ordine e dello sportello antiracket. Bisogna, però, continuare a lavorare insieme,perché soltanto uniti si vince, mentre la solitudine uccide».

Roberto Capuano

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