«Eseguirò il provvedimento emanato dalla Prefettura in quanto è l’unica strada da percorrere per il ripristino della legalità all’interno della macchina comunale e per il bene della città». A parlare è il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, che ha tenuto nel pomeriggio di oggi una conferenza stampa a Palazzo Farnese per chiarire i punti contenuti nel provvedimento scaturito dalle indagini della commissione d’accesso sul Comune di Castellammare a seguito dell’omicidio nel febbraio del 2009 del consigliere comunale Gino Tommasino.
«I provvedimenti contenuti nel documento – ha detto Bobbio – sono di monitori, riassuntivi e precettivi e sono indirizzati direttamente all’amministrazione comunale. Le schede che mi sono state recapitate a parte sono sotto il vincolo di segretezza. Ciò non vale, ovviamente, per i diretti interessati, in quanto ci sono anche provvedimenti di natura personale, che coinvolgono funzionari e dipendenti comunali».
«Si tratta di un atto dovuto, – ha aggiunto il primo cittadino – sul quale non posso esercitare alcuna discrezionalità rispetto ai tempi di applicazione, rispetto alle modalità e rispetto ai destinatari. Smentisco in maniera categorica che, volendo, potrei oppormi al provvedimento o attenuarne gli effetti. Chiunque cercherà, in qualsiasi modo, di ritardare l’esecuzione dell’imposizione prefettizia, si assumerà anche la responsabilità, davanti alla cittadinanza, di minare le fondamenta della prima Amministrazione libera, legale e virtuosa che Castellammare di Stabia abbia vissuto negli ultimi tempi, dal momento che il monitoraggio dispone lo scioglimento d’impero del consiglio comunale in caso di inottemperanza di un legittimo provvedimento di natura antimafia».
«È un momento duro, che in alcuni casi mi addolora anche sul piano umano, – ha continuato Bobbio – ma che risulta necessario per il ripristino della legalità e della trasparenza a tutela della città e dei cittadini. La città è fortunata che sia io il sindaco incaricato di adempiere a quest’obbligo e non il mio predecessore Vozza: come avrebbe fatto ad eseguirlo se i rilievi dell’indagine amministrativa riguardano atti e decisioni assunte all’ombra dalla sua stessa amministrazione? Ritengo che il monitoraggio disposto dal ministero dell’Interno rappresenti una grande occasione per Castellammare, sia perché evita lo scioglimento e sia perché mi si impone di predisporre schemi gestionali e organizzativi della macchina comunale sui quali sarei comunque intervenuto per garantire un nuovo slancio alla città».
«Per quanto riguarda i provvedimenti sanzionatori nei confronti dei dipendenti comunali, a ogni interessato sarà assicurata la possibilità di adire le impugnazioni che riterrà opportuno, mentre per gli annullamenti di gare e bandi in autotutela, si tratta di ripristinare il rispetto delle leggi: il Ministero e la Prefettura ce lo impongono perché, è bene sottolinearlo, le gare in questione sono state gestite in violazione della legge».
Francesco Ferrigno