Ospedale di Gragnano: inaugurato il reparto di Epatologia

L’ospedale Santa Maria di Casa Scola non chiude. Anzi, verrà potenziato. Ed il messaggio è stato molto chiaro ieri mattina, quando la struttura ospedaliera gragnanese ha vissuto un bel momento. Infatti, è stato inaugurato ufficialmente un nuovo reparto all’ospedale di Gragnano: da ieri è in funzione l’unità operativa di Epatologia ed Ecografia interventistica. Il centro epatologico sarà in grado di seguire i pazienti prima e dopo il trattamento chirurgico delle patologie del fegato. Tutto questo grazie alla collaborazione avviata tra l’ospedale gragnanese e il centro trapianti di Pisa. Presenti, ieri mattina, all’inaugurazione i rappresentanti dirigenziali dell’Asl Napoli 3 Sud, il direttore del nuovo centro Carmine Coppola, il direttore della struttura complessa di Medicina generale Domenico Cioffi, e il sindaco di Gragnano Annarita Patriarca. «Questa inaugurazione è importante per la città e per la struttura ospedaliera – spiega il primo cittadino gragnanese – perché dimostra finalmente in maniera tangibile che non esiste alcun progetto per la chiusura dell’ospedale di Gragnano. E per potenziare ulteriormente questa struttura, ho già chiesto un incontro al presidente della Regione Caldoro e l’intervento della giunta regionale, affinché venga utilizzato nel migliore dei modi il nostro ospedale». Quasi trent’anni ci sono voluti per consegnare l’edificio ospedaliero, e sarebbe un peccato non sfruttarlo, visto che nel territorio coperto dall’azienda sanitaria locale Napoli 3 Sud non esistono molte strutture all’avanguardia e così “giovani”. Qualche giorno fa si era parlato nuovamente di chiusura per Gragnano, dopo il blocco dei ricoveri imposto al reparto di Igiene Mentale: due giorni fa, però, è arrivata la notizia dello sblocco dei ricoveri, così il reparto SPDC potrà addirittura accogliere fino a 15 pazienti, anziché i 4 previsti fino a meno di un mese fa. Infine, sempre a Gragnano è stato trasferito in questi giorni il servizio di mammografia, anche se con un macchinario non di ultima generazione. «Finalmente l’ospedale comincia a lavorare quasi a pieno regime – commenta soddisfatto Andrea Morgone, coordinatore nazionale dell’associazione di tutela del malato “Dimensione Civica” – anche se ancora tanto c’è da fare per rendere efficiente l’ospedale di Gragnano. Penso, ad esempio, al Pronto Soccorso, ma anche ad altri reparti che mai sono entrati in funzione completamente».

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano