Un decalogo agli studenti per imparare il corretto uso del denaro. Lo ha consegnato Sergio Vigilante, presidente dell’associazione anti-racket e anti-usura di Portici, che con le sue denunce ha fatto arrestare gli estorsori che lo avevano taglieggiato ma che ora vive senza scorta. Vigilante ha partecipato come relatore alla conferenza sulla legalità organizzata dalla preside dell’Istituto Vesevus di Boscoreale, Angela Viola, nell’ambito del progetto PON “Ricostruire la speranza”. Sergio Vigilante, come sottolinea una nota, “è un ex commerciante dell’abbigliamento con moglie e tre figli, che ha denunciato e fatto arrestare 15 estorsori. Negli anni dei processi ed ancora oggi ha dovuto subire tantissime minacce di morte, visto che non soltanto ha denunciato i suoi estorsori, ma negli anni è riuscito, con l’aiuto di alcuni commercianti a mettere su un’associazione antiracket & antiusura, di cui è il presidente, su di un territorio difficile come quello campano”. “Da allora – evidenzia ancora il comunicato – la sua associazione ha aiutato ed assistito tantissime vittime di racket ed usura, facendo arrestare camorristi. Inoltre, oggi Vigilante collabora con l’amministrazione comunale di Portici dove è nato, come consulente antiracket. Visto la dura lotta che quest’uomo sta portando avanti e le innumerevoli minacce ricevute, la Prefettura di Napoli nell’ottobre 2006 gli ha concesso la scorta, revocatagli, però, nell’ottobre del 2009 senza una spiegazione plausibile”. Attualmente, si denuncia, Sergio Vigilante “vive nella costante paura di subire attentati e deve proteggersi da solo. E’ un esempio di coraggio e dignità”. Nella conferenza-dibattito svoltasi a Boscoreale ha raccontato la sua storia: “Quella di un imprenditore che ha dovuto rinunciare alla sua attività, quella di un padre che ha dovuto ‘fare la scelta giusta’ sebbene avesse paura per i suoi figli, quella di un marito che ha visto la moglie sobbarcarsi il peso di una situazione familiare stravolta e soprattutto quella di un uomo che nonostante tutto lotta per conservare la sua dignità”. Ha poi parlato dei suoi processi “e delle minacce velate e non, che ha ricevuto” e ha spiegato ai ragazzi cosa fare per un corretto uso del denaro.