Provincia: “Cava Vitiello” resta chiusa. Un piano per evitare l’emergenza

La futura apertura della mega-discarica “Cava Vitello” alle falde del Vesuvio da 3.500.000 tn. di rifiuti è stata l’oggetto del consiglio provinciale monotematico svoltosi ieri a S. Maria la Nova. Al consiglio hanno partecipato i sindaci dell’area vesuviana, i comitati, i movimenti civici, i rappresentanti e il presidente e del Parco Nazionale Vesuvio Ugo Leone.

Alla fine, però, pare si sia deciso di non decidere! D’altronde, alternative praticabili non ce ne sono e, se la raccolta differenziata non dovesse decollare come previsto nel documento presentato dall’assessore provinciale all’Ecologia, Giuseppe Caliendo, l’apertura del secondo sversatoio vesuviano sarà l’unica possibilità per scongiurare una eventuale prossima emergenza. E allora per il momento sembra essere stato solo spostato in avanti.

In effetti la maggioranza non ha chiaramente votato contro l’apertura del sito vesuviano come proposto dall’ex senatore Tommaso Sodano. Dai banchi dell’opposizione, infatti, Sodano si è scagliato contro l’apertura della “Cava Vitello”, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio, ha ribadito la sua critica all’intero sistema di gestione dei rifiuti campano, stigmatizzando l’inefficiente e criminale uso che si fa di inceneritori e discariche, piuttosto che seguire alternative serie come “rifiuti zero” attraverso una raccolta differenziata vera.

In effetti quella data dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro è una chiave di lettura ben più ottimistica. «L’ordine del giorno – ha detto Cesaro – approvato oggi dal consiglio provinciale, con il suggerimento del presidente dell’Ente Parco Leone, rappresenta un ulteriore passo avanti nell’azione che la Provincia sta portando avanti nel campo dei rifiuti. La Provincia di Napoli, avendo ben chiari gli interventi da realizzare per una corretta gestione dei rifiuti, proporrà all’amministrazione regionale, recentemente insediatasi, la definizione a definire entro 180 giorni della dotazione impiantistica ottimale per la gestione del ciclo dei rifiuti. Tale azione sarà accompagnata dalla realizzazione di un piano operativo di riduzione delle quantità di rifiuti da conferire in discarica e dall’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente sulle problematiche inerenti il complessivo ciclo integrato dei rifiuti. Tutte le attività descritte, sostenute da analoghi sforzi da parte delle amministrazioni comunali nel raggiungimento di elevati livelli di raccolta differenziata, consentiranno di proporre alle autorità competenti l’esclusione della Cava Vitiello dai siti destinati alla ubicazione di impianti di discarica».

A dire il vero proprio quest’ultima affermazione ha fatto storcere il naso agli esponenti dei movimenti antidiscarica, a molti politici locali e ai cittadini dell’area interessata. Viene infatti da chiedersi: e se “tutte le attività descritte e gli sforzi…” e quant’altro non dovessero dare i risultati  previsti? La soluzione resterebbe ancora una volta, magari  fra circa sei mesi, Cava Vitiello?

Su questo punto abbiamo raggiunto telefonicamente e raccolto le dichiarazioni del capogruppo del PdL, Domenico De Siano: «Non abbiamo avuto un atteggiamento demagogico e populista. Abbiamo avuto un atteggiamento responsabile. Abbiamo votato un documento che non parla assolutamente dell’apertura della seconda discarica nei comuni vesuviani. L’assessore Caliendo ha presentato una relazione articolata e completa che segna tutte le tappe affinché si possa risolvere il problema senza assolutamente, ribadisco, che ci sia l’apertura  della seconda discarica nei comuni vesuviani. Stiamo parlando di una strategia completa per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti che porta alla risoluzione del problema a monte».

Alla domanda relativa alla posizione del consiglio provinciale nei riguardi della discarica, il consigliere De Siano, che tra l’altro è in procinto di trasferirsi nei palazzi della Regione Campania essendo stato eletto alle ultime consultazioni regionali, ha risposto senza ombra di dubbio: «Il consiglio provinciale, ed è fuori discussione, è certamente e nettamente contro l’apertura della seconda discarica sul Vesuvio».

Vincenzo Iandolo

Gennaro Cirillo

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