Si è tenuta a Striano il 23 maggio la mostra “Visibile Invisibile”, organizzata dall’associazione “Arianna”. La manifestazione ha vantato la partecipazione di artisti per sottolineare l’intento primario degli organizzatori, i cui scopi oltre che culturali sono soprattutto sociali. “Il nostro Vernissage è un allegorico tema legato a problematiche di vita che affonda le radici nella primigenie dell’uomo. – ha affermato la critica d’arte Rosalba Coppola – Bisogna riconoscere i diritti inalienabili degli invisibili. E’ un dovere di chi impugna il potere, in quanto questi sono i veri eroi silenziosi della storia: massacrati nel loro pensiero”. Si è voluto, quindi, sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo il grave disagio che vivono coloro che sono marginalizzati da questa società: migranti, rifugiati, precari, ammalati, senzatetto, disoccupati, anziani. Quel popolo che c’è, ma che non ha abbastanza voce per vedere rappresentate le proprie ragioni. Hanno partecipato alla manifestazione anche il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, il quale ha dichiarato: “Il comune di Striano ha partecipato a questa mostra perché crediamo molto nella cultura, in quanto le persone invisibili possono venir fuori solo attraverso di essa. Ed è proprio per questo che accingendoci a dare un bilancio comunale, abbiamo deciso di non sottrarre denaro all’organizzazione di eventi culturali come questo, ritenendolo come un trampolino di lancio e motivo di aggregazione per i nostri cittadini”. Sono intervenuti, inoltre, l’assessore alle Pari Opportunità Francesco Soviero, il quale lavorando all’Informagiovani, porta avanti da tempo questo progetto, e l’assessore alla Cultura Francesco Trippa che ha promosso attività quali il “Bici giro” che si terrà a striano il 20 giugno, una manifestazione sportiva che quest’anno avrà 1800 iscritti, e la “Gimcana” tenutasi in piazza mercato, una gara automobilistica alla quale hanno partecipato 200 automobilisti coinvolgendo circa 2000 spettatori. “Il messaggio che gli artisti vogliono far cogliere attraverso le loro opere – ha dichiarato il professore Giovanni Boccia, presidente dell’associazione – è che al fianco dei “visibili” che siamo noi occidentali, ci sono anche gli “invisibili”, questi nostri colleghi africani che restano un po’ al margine della società, in quanto non sono conosciuti ed affermati come noi che viviamo in una società dove il discorso artistico è maggiormente messo in risalto. Ed è quindi importante dare loro una voce affinché esprimano le proprie ragioni”. La manifestazione si è dimostrata quindi un importante momento di scambio culturale e di profonda riflessione sulle problematiche che affliggono la società e che non appartengono solo a paesi sottosviluppati, ma che tocca da vicino anche noi e, citando la dottoressa Rosalba Coppola, “non esiste, né è mai esistita una civitas perfetta ma se apriamo il cuore allora vedrete che tante cose potrebbero cambiare”.
Stefania Franzese