Innovativa e spettacolare la IX edizione del Concorso Internazionale del Pizzaiuolo, Trofeo Premio Caputo 2010, tenutosi dal 25 al 26 maggio nell’anfiteatro del maestoso Centro Commerciale Vulcano Buono, Nola, con ampliamento della manifestazione fino al giorno 30. La kermesse, aperta al pubblico, rappresenta un decisivo momento di crescita e confronto per l’enogastronomia, in quanto nel dicembre 2009 alla pizza, uno degli alimenti più completi per la nutrizione, è stato conferito dalla comunità europea il marchio “STG” (Specialità Tradizionale Garantita), disciplinato dal regolamento CE n.509/2006 (che sostituisce il precedente n.2082/92). Tale certificazione si rivolge a prodotti agricoli e alimentari che abbiano una “specificità” legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in essa. Ciò per enfatizzare la qualità di un prodotto di origine partenopea ma cucinato, elaborato e gustato in tutto il mondo, come dimostrato dall’affluenza dei partecipanti al concorso e dalla nazionalità dei vincitori dello stesso. Organizzatore di tale evento è stato il preparatissimo Sergio Miccù, Presidente APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani), che ha saputo con maestria curare ogni particolare.
Le categorie rappresentate in tale concorso sono: tradizionale, creativa, a metro, per celiaci (senza glutine), acrobatica e scenografica. La giuria, presieduta dal giornalista Giuseppe De Girolamo, definito la “penna d’oro dell’enogastronomia”, è stata composta da dodici esperti del settore, che hanno espresso il loro giudizio secondo i seguenti parametri: pessima (da 10 a 100 punti), scadente (da 100 a 200 punti), normale (da 200 a 300 punti), buona (da 300 a 400 punti) e ottima (da 400 a 500 punti). Hanno contribuito a creare un valore aggiunto a tale concorso la presenza di Pasquale Parziale, II Campione nel Mondo della Pizza Napoletana STG 2006 e Umberto Fornito, I Campione nel Mondo della Pizza Napoletana STG, nonché la mascotte dell’evento, Umbertino Costanzo, un genio dell’acrobazia, data la giovanissima età (ha solo otto anni) e la precisione dei suoi movimenti. Tale concorso è una tradizione nella famiglia Caputo, produttore di farine, laddove passato e futuro trovano un ottimo connubio. Particolare è la storia di tale mulino, creato nel 1924. Grazie a Carmine Caputo, a cui è dedicato il trofeo, una ricca tradizione è tramandata per ben tre generazioni, dagli Stati Uniti all’Italia. Nel 1939 il sapere e la conoscenza sono nelle mani di Antimo, Eugenio e Carmine. Da Capua il centro produttivo si sposta a San Giovanni a Teduccio, laddove sorge anche la sede dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani.
Il successo della manifestazione è stato dovuto anche alla scelta della location, in quanto facilmente raggiungibile e con grandi spazi sia di parcheggio che per accogliere grandi eventi. Numerosa è stata l’affluenza da parte di famiglie provenienti da tutta la Campania che hanno voluto godersi le giornate di gara e le serate. Elevata presenza si è registrata anche pern i concorrenti non solo campani, ma anche dell’intera nostra nazione ed addirittura con numerosi giapponesi e provenienti da altre parti del mondo. E’ infatti il giapponese Akinari Pasquale Makishima a portare a casa il primo posto del “9° Campionato Internazionale del Pizzaiuolo Napoli-Trofeo Caputo”, seguito dal napoletano Vincenzo Caciali e da Vincenzo Sandrico (categoria S.T.G.). Alla gara, a cui hanno partecipato ben 150 pizzaiuoli, si sono distinti per le altre categorie: Albachiara Attilio, ex aequo Fabian Martin (Spagna), Izzo Stefania e D’Erasmo Marcello (pizza creativa); Giorgio Riggio, Fiorello Angelo, La Marca Alberto (pizza a metro) Schettino Cecilia, Montoli Egidio e Schettino Annapia Cravero (pizza senza glutine); Marisa Camonita 34 (pizza acrobatica – free style singolare) e Salvo Umberto (pizza scenografica).
La vera innovazione di quest’ultima edizione rinnovata del concorso è rappresentata dal conferimento di altri premi, quali: “pizza veloce” a Sergio Donaro, con 40.03 secondi e “pizza più larga” a Michele Maresca. Sono invece stati proclamati Ambasciatori della Pizza Napoletana nel Mondo: Tony Gimignani (U.S.A.), Fabian Martin (Spagna) e Akinari Pasquale Makishima (Giappone).Infine, un merito particolare va a Pasquale Parziale, col titolo di Senatore della Pizza Napoletana.
Akinari Pasquale Makishima, dichiara :”E’ per me un onore trasmettere il valore della pizza nel mio Paese e, pur essendo felice del premio vinto, mi sento responsabile di tale diffusione di conoscenze”. Gli si leggono sul volto la gioia e la soddisfazione, anche dovute al fatto che nel concorso sia stata tale apertura a Popoli del tutto diversi, come il suo, così come afferma. Una manifestazione riuscita, alla quale ne seguiranno altre ha dichiarato Gianni Punzo, patron della struttura ospitante levento, intervenuto per portare il suo saluto ricevendo anche il titolo di Senatore della Pizza Napoletana. E’ lo stesso pensiero che ha Eugenio Caputo, il quale dichiara:”Siamo alla IX edizione e non ci aspettavamo una partecipazione così forte. Per la decima che abbiamo già concordato con Vulcano Buono ritenendola una location prestigiosa per tanti motivi, raddoppieremo il numero di forni”.