“Confronto qualità-prezzo 2010”: sul podio i Crus del Sannio e di Terra di Lavoro

Sul podio i Crus del Sannio e di Terra di Lavoro nel meeting “Confronto qualità-prezzo 2010”, promosso dall’Enohobby Club in sinergia con l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale dell’Università di Salerno. Il consumatore presta sempre più attenzione all’etichetta e all’annata del vino che porta in tavola e l’Enohobby Club da oltre dieci anni promuove proficui incontri con produttori ed eminenti esperti del settore. Sui ventuno vini di eccellenza delle province di Caserta e di Benevento scelti quest’anno, diciannove hanno aderito al “Confronto”. Con l’esame sensoriale della giuria composta da docenti universitari, giornalisti e sommelier e il prezzo “franco-cantina” dichiarato dai loro produttori, hanno tutti ampiamente onorato i requisiti richiesti. I primi tre delle categorie di bianchi e rossi si sono maggiormente distinti meritando le medaglie dell’Enohobby Club. Tutti gli altri produttori che hanno aderito al confronto hanno ricevuto un diploma sul quale spicca la dicitura dell’eccellenza dei loro vini: “Crus della Campania 2010”. La medaglia d’oro ai Crus è andata ad un Greco del Sannio doc 2003, prodotto dai fratelli Muratori della Tenuta Oppide Alinea e proposto a sei euro; Aglianico del Taburno doc 2006, dell’Azienda Nifo Sarrapochiello a 5,19. Medaglia d’argento al “Sannio Falanghina” doc 2008 prodotto dall’Azienda Terra di Briganti e proposto al prezzo di 4,45; Terre di Rivolta (Aglianico del Taburno doc 2008 Riserva) della Fattoria Rivolta a 13 euro.  Medaglia di bronzo a “Acquamara” (Galluccio bianco doc 2008) prodotto dall’Az. Porto di Mola e proposto a 3 euro; “Campatuono” (Falerno del Massico doc Primitivo 2006) dell’Az. Papa a 12 euro e 50. Una menzione speciale al “Sannio Moscato” doc 2008 dell’Az. Santiquaranta a 6 euro e a “Vado Ceraso” Torre del Volturno Igt 2008, prodotto dall’Az. Vestini Campagnano al prezzo di sei euro. Nati da vitigni autoctoni e da uve provenienti da vigne legate ad un habitat con caratteristiche particolari, meritano ora di essere promossi sul mercato, attraverso il “Confronto qualità-prezzo”, per dimostrare che queste eccellenze vinicole possono essere acquistate a prezzi accessibili e gustati serenamente sulle tavole dei comuni consumatori. La premiazione nella sala conferenze del quotidiano economico Il Denaro è stata preceduta da una tavola rotonda sul tema “I Crus 2010” dell’agro casertano e beneventano. La qualità e il mercato in Italia e all’estero”. I relatori scelti dalla direzione dell’Osservatorio A.M., sono stati il prof. A.Tommasetti, docente di Economia all’Ateneo di Salerno; il prof. Giorgio Donsì, membro del Comitato Esecutivo del Progetto “Alle radici del vino: I Crus dell’Appennino Meridionale”; Il Prof. Giancarlo Moschetti, docente di Microbiologia Agraria all’Ateneo di Palermo e la giornalista-scrittrice Emanuela Piancastelli, amante ed esperta della cultura enoica. Moderatore il dr. Raffaele Beato, Ambasciatore del Club e Direttore dell’Osservatorio. Al termine dei lavori, è stata consegnata all’instancabile promotrice dell’evento, veterana del giornalismo enograstronomico italiano, Lia Ferretti, presidente dell’Enohobby Club, benemerita confraternita dei Borbone, una targa con dedica dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale: “Esempio di cultura e dedizione da sempre impegnata nella meritoria attività di comunicazione e valorizzazione dell’enogastronomia della Campania e del Mezzogiorno, immagine e guida di Enohobby di Napoli, sodalizio emerito dell’enocultura campana”. L’esclusivo club, opera come delegazione della Comunanza dell’ordine dei Colli malatestiani di Gradara, in omaggio all’attenzione riservata dai Borbone alla vite ed all’arte dei vignaioli del regno. Si ricorderà che fu una legge borbonica a differire la data del cambio di casa dal 4 novembre al 4 maggio per evitare alla provvista familiare dei vini si danneggiassero col movimento dei carri carichi di masserizie.

Mario Carillo


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