Gaza, assalto israeliano. La Focsiv dopo il bagno di sangue: “Dove sono armi?”

“Le forze israeliane che ieri notte hanno condotto l’assalto contro la flottiglia multinazionale di attivisti umanitari in navigazione verso la Striscia di Gaza provocando un bagno di sangue mostrino al mondo intero le prove in loro possesso sulla presenza di armi a bordo della nave, ragione per cui dicono di aver attaccato la flotta e fatto fuoco sul personale a bordo”. Sergio Marelli, Segretario generale della FOCSIV commenta così la notizia dell’attacco che ha provocato pare almeno 19 morti. “Non è tollerabile – sottolinea Marelli – che autori di atti così violenti e dolorosi possano nascondersi dietro attenuanti o giustificazioni alle loro azioni del tutto infondate”. Il diritto internazionale e la Convenzione di Ginevra non lasciano dubbi: gli aiuti umanitari devono essere garantiti e, fin dove possibile, facilitati. Come ha dichiarato oggi ai giornalisti il portavoce della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi la violenza, da qualsiasi parte essa provenga, non è accettabile perché rende sempre più difficile la ricerca delle soluzioni pacifiche, che sono le sole lungimiranti. Ecco perché, conclude Marelli, riponiamo molta speranza e aspettative nel messaggio di pace che, come ha ricordato padre Lombardi, Benedetto XVI non mancherà di riproporre quando tra pochi giorni si recherà nell’isola di Cipro, da dove nei giorni scorsi è salpata verso Gaza la nave assalita dalle forze israeliane.

FF

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