Ieri mattina, la Pro Loco di Gragnano ha ricevuto la richiesta di sfratto dal Comune. Sembra strano, eppure è vero. Da tre anni, l’associazione gragnanese occupava i locali della storica stazione che, dopo una delibera di giunta del dicembre 2006, furono ristrutturati in attesa del contratto tra ente comunale e la stessa Pro Loco. Quello stesso contratto non è mai stato ufficializzato e deliberato, così per oltre 3 anni la Pro Loco, registrata regolarmente alla Regione dalla quale percepisce circa 20 mila euro di contributi all’anno, ha usufruito gratuitamente della stazione. «Ma per questo – spiega Stefano Langarano, presidente del Comitato per la salvaguardia della tratta ferroviaria Gragnano-Castellammare-Napoli – non ha mai rispettato gli accordi che il contratto di comodato d’uso tra Ferrovie e Comune prevedevano». In pratica, chiunque avesse occupato i locali della stazione, avrebbe dovuto provvedere ad aprire quotidianamente la sala d’attesa della stessa, pulendo il giardinetto presente. Ma, stando alle numerose segnalazioni verificate dalle Ferrovie, non è mai avvenuto. Così, quando il Comune ha chiesto il rinnovo del comodato d’uso alle Fs, è arrivata una semplice risposta: «Con piacere, ma soltanto se va via la Pro Loco». Le motivazioni sono tutte squisitamente legate al mancato rispetto degli accordi che, in più occasioni, hanno costretto incaricati delle Ferrovie a prendere la via di Gragnano per pulire i giardinetti, costatando anche la chiusura della sala d’attesa che pare sia adibita a “sala giochi”. Così, l’amministrazione comunale guidata, dal sindaco Annarita Patriarca, ieri mattina ha inviato la richiesta di sfratto alla Pro Loco. «I locali – fanno sapere dal Comune – saranno molto probabilmente affidati ad un’altra associazione locale, forse quella degli anziani, il che permetterà un notevole risparmio per le casse comunali». Il caso Pro Loco, in realtà, era già scoppiato in città da alcuni giorni. La Pro Loco, da canto suo, ha attaccato, affermando che «siamo la realtà associativa di maggior rilievo in città». «Inoltre – si legge in una nota ufficiale – nel corso degli anni abbiamo raccolto materiale e oggettistica storica su arte bianca gragnanese, arte contadina, documenti e oggetti storici, collezione di antiche etichette dei Pastifici dell’800». Ciò, però, per le Fs non basta a giustificare la presenza della Pro Loco negli storici locali della stazione che, lo scorso 12 maggio, ha festeggiato i suoi 125 anni di vita. Inoltre, se si pensa che per oltre 3 anni la stessa Pro Loco non ha mai avuto le carte in regola per “soggiornare” nei locali di piazza Amendola. Dunque, una questione intricata che, però, dal prossimo 7 giugno porterà comunque al rinnovo del comodato d’uso della stazione in favore del Comune di Gragnano.
Dario Sautto