Droga fai da te: questa è la nuova moda stabiese. Troppo difficile ormai reperire marijuana nelle piazze dello spaccio più frequentate dell’hinterland stabiese, visti gli imponenti sequestri di piantagioni avvenuti la scorsa estate nell’area dei monti Lattari. Quindi, per il consumo diretto o per la vendita in piccole dosi, gli spacciatori ed i tossicodipendenti hanno scelto una nuova via, la coltivazione in casa. Basta arredare un armadio nella maniera opportuna: termometro per controllare che la temperatura resti costante; una lampada da 400 watt per dare la giusta luminosità; un termoventilatore; un umidificatore; e un vaso nel quale piantare i semi di cannabis indica. Poi, bisogna innaffiare con regolarità ed aspettare il tempo per la raccolta. E due serre improvvisate in due appartamenti sono state scoperte ieri dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che, agli ordini del capitano Giuseppe Mazzullo e del tenente Andrea Minella, hanno tratto in arresto in totale 3 persone. In manette sono finiti Emilio e Umberto Saponaro, figlio e padre, rispettivamente di 25 e 50 anni; e Angelo Mesina, 30enne operaio stabiese. I Saponaro, rispettivamente barista e commerciante, avevano organizzato in una stanza da letto, all’interno di un armadio a tela, la piccola serra con all’interno un termometro digitale, una lampada da 400 watt, un termoventilatore ed un umidificatore, che servivano per coltivare le 3 piante di cannabis indica dell’altezza di circa 40 centimetri. Attrezzature e piantine sono state sequestrate. Sempre in un armadio, ma a casa Messina, sono stati trovati invece 45 grammi di marijuana tenuta in barattoli di vetro, 78 semi di cannabis indica in confezione e una piantina di cannabis indica alta 30 centimetri: Anche in questo caso, droga, semi e pianta sono stati sequestrati. I 3 arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, come disposto dall’autorità giudiziaria.