La scorsa notte, nei pressi della rotonda di via Panoramica, a Boscoreale, i comitati antidiscarica hanno bloccato per alcune ore il traffico veicolare, per manifestare contro l’apertura della discarica Sari all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, impedendo di fatto anche l’approdo dei camion carichi di rifiuti al sito. Attimi di tensione si sono vissuti intorno all’una, quando ci sono stati alcuni scontri tra manifestanti e poliziotti presenti. Un agente di polizia è rimasto lievemente ferito da un petardo, mentre 6 feriti si contano anche tra i civili. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, che ha avvertito immediatamente il Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. Di seguito pubblichiamo i tre comunicati, del Comune di Boscoreale, della Questura di Napoli e dei movimenti dell’area vesuviana.
Sui gravi disordini che si sono verificati la scorsa notte in Via Zabatta, zona di confine tra il comune di Boscoreale e quello di Terzigno, tra forze dell’ordine e cittadini che manifestavano contro l’apertura delle discariche in Cava Vitiello e in Cava Sari, che hanno provocato alcuni feriti ed il fermo di alcuni manifestanti, è prontamente intervenuto il sindaco Gennaro Langella che, con un’accorata missiva, ha immediatamente interessato il Prefetto di Napoli al quale ha chiesto un urgente incontro. “Già da alcuni mesi – si legge nella nota inviata al Prefetto di Napoli- i cittadini, di Boscoreale e degli altri comuni limitrofi, stanno esprimendo il disagio per la scelta dell’apertura delle discariche in questa area che, tra l’altro, ricade all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Le istituzioni a vario livello (Commissioni del Parlamento Nazionale ed Europeo, Amministrazione Provinciale, Consigli Comunali) hanno ritenuto di dover ascoltare le preoccupazioni espresse da un numero sempre più crescente di cittadini. Personalmente –ha aggiunto il Sindaco-, benché preoccupato, non mi aspettavo una tale evoluzione della situazione. Ritengo necessario chiederle, con cortese urgenza, un incontro per esaminare la situazione, in particolare per evitare che una discussione, in linea generale svoltasi fin qui con toni tranquilli, con il coinvolgimento di persone anziane e di bambini, possa diventare occasione di turbativa della pubblica sicurezza con l’intervento di soggetti che nulla hanno a che fare con la volontà di dialogare e di collaborare alla ricerca di soluzioni condivise”. Il ferimento ed il fermo di alcuni dimostranti hanno scosso non poco il sindaco Gennaro Langella che ha dichiarato ”La situazione si fa sempre più delicata e preoccupante, e quando accaduto la scorsa notte è un segnale dell’innalzamento dei toni della protesta che assolutamente non deve sfociare in ulteriori episodi di violenza che non appartiene alla gente di questa terra. Faccio appello ai movimenti e comitati civici affinché continuino a dialogare e ad avere la lucidità che finora non gli è mai mancata. Attendo fiducioso la convocazione del Prefetto al quale non mancherò di sollecitare un suo intervento anche per cercare di evitare ogni eccesso di forza in un momento, come quello che stiamo vivendo, estremamente delicato per la vita della vastissima comunità vesuviana”.
Stanotte, in seguito alla manifestazione di protesta contro l’apertura della discarica “Sari Pozzelle” sita all’interno del parco Nazionale del Vesuvio è stato predisposto un servizio di vigilanza dalle Forze dell’Ordine. Per quattro ore, circa 500 manifestanti hanno bloccato la rotonda di via Panoramica nel comune di Boscoreale, impedendo il transito dei camion diretti alla discarica e soprattutto ai residenti della zona, tra cui madri con bambini, di far rientro nelle proprie abitazioni. Le forze dell’ordine sono intervenute rimuovendo il blocco stradale costituito da barricate in legno. Nel corso dell’intervento, ignoti hanno esploso una bomba carta, un poliziotto è rimasto ferito ed un’auto di servizio è stata danneggiata. La polizia ha identificato diversi manifestanti la cui posizione è in fase di valutazione. Sono tuttora in corso indagini per identificare gli altri autori degli atti vandalici.
La sera del 4 giugno, alle ore 22, un folto gruppo di cittadini – circa 400 persone – si è riunito sulla panoramica di Boscoreale allo scopo di svolgere un’assemblea pubblica sul tema “discariche ed inceneritori” in seguito alle sconfortanti notizie provenienti dagli enti Provincia e Regione riguardanti la Cava vitello e la Cava Sari (site a circa 200 metri dalla suddetta rotonda). Da subito lo schieramento delle forze dell’ordine è stato ingente. L’assemblea ha tentato di chiedere alla polizia di poter aprire una vertenza con il Prefetto, avvicinandosi alla via Zabatta, dove erano schierati i blindati della Polizia: non avendo avuto risposte celeri in merito, i manifestanti, per evitare scontri, sono ritornati presso la rotonda proseguendo nel blocco stradale. Passata la mezzanotte, il gruppo di cittadini è andato via via diminuendo fin quando – verso le ore 1.00 – le persone, rimaste circa in 50, nell’intento di proseguire il blocco stradale, hanno subito l’offesa delle forze dell’ordine che hanno iniziato una carica violenta contro i manifestanti stessi, molti dei quali fermi ai lati della strada. I cittadini hanno provato a difendersi a mani alzate e senza offendere. Dopo circa trenta minuti di scontri, il bilancio è stato di 3 persone fermate e 6 feriti, tutti fra i civili. L’offensiva dello Stato contro il diritto dei cittadini a difendere la propria salute, ha toccato questa sera punti di estrema violenza e tensione. La risposta alla richiesta, legittima, della cittadinanza a veder tutelata in primis la propria salute, è stata la violenza delle forze dell’ordine. Siamo indignati dinanzi all’ennesimo abuso da parte dello Stato. Continueremo a gridare forte ai signori che gestiscono il potere che questa terra non è morta e non accetterà, restando a guardare, il disastro ambientale in atto. Chiediamo solidarietà a tutte le realtà in lotta e ai cittadini.
Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana
Collettivo Area Vesuviana