Gli ex operai Avis hanno manifestato per tre ore in via Raiola, nei pressi di Palazzo Di Nola, sede distaccata di alcuni uffici comunali stabiese. Tra le 10 e le 13, i 100 lavoratori che sono in cassa integrazione fino al 31 dicembre, hanno chiesto risposte all’amministrazione comunale che sta mediando tra gli operai e l’azienda, in piena crisi occupazionale. Gli stabilimenti di via Napoli, di proprietà dei De Luca, sono fermi da circa due anni e nell’idea del gruppo imprenditoriale c’è la trasformazione della storica azienda metalmeccanica stabiese in turistica. Un’idea che potrebbe da un lato favorire un futuro sviluppo turistico di Castellammare, ma dall’altro penalizzerebbe centinaia di lavoratori specializzati del settore metalmeccanico che per anni hanno portato avanti l’industria di riparazione di carrozze ferroviarie. Inoltre, la pianificazione della riconversione non è assolutamente da considerare a breve termine, anzi. Anche dall’amministrazione comunale, Antonio Bonifacio, portavoce del sindaco Bobbio, ha spiegato che «c’è la massima disponibilità a trattare, ci troviamo al centro delle trattative, ma sappiamo che non si troverà facilmente una soluzione a breve termine, come già sanno gli operai». Una delegazione di lavoratori, poi, ha incontrato proprio Bonifacio e gli assessori Francesco Di Somma (Urbanistica) ed Emanuela Romano (Lavoro). Al momento, però, i vertici del gruppo De Luca parlano solo di riconversione, e gli operai chiedono spiegazioni. «Per mesi abbiamo chiesto un masterplan – spiega Luca Ruocco, rappresentante Cgil – ma ci è pervenuto solo un documento incomprensibile. Vogliamo sapere che intenzioni abbia l’azienda e cosa vuole fare di quell’area, anche perché per noi la situazione è diventata pesante». Lo scorso anno, il Comune pensò al progetto “Avis per la città”, con gli operai impegnati in squadre al servizio del territorio stabiese nelle Circoscrizioni, all’Ufficio Quotidianità e all’Ufficio Manutenzioni.