“L’amico Franco Manniello, a volte, è francamente sorprendente. Per spingersi a fare dichiarazioni così improbabili, dev’essere davvero in grande affanno. Arrivati a questo punto, credo che farebbe meglio a dichiarare pubblicamente la natura delle sue difficoltà nella gestione della società, in modo da far capire ai tifosi che cosa sta succedendo dietro le quinte della Juve Stabia”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “Non ci può essere altra spiegazione a esternazioni così giuridicamente, civilmente e politicamente improvvide come quelle rilasciate dall’amico Manniello oggi e nei giorni precedenti. Mi permetto di ricordare a tutta la cittadinanza e ai numerosi tifosi della Juve Stabia che la mia Amministrazione, in questa vicenda, è stata trascinata per i capelli, non avendo alcun ruolo e non essendo in nessun modo parte in causa in un rapporto di tipo privatistico e di tipo sportivo”, ha aggiunto Bobbio. “La società sportiva e la sua dirigenza attuale, in particolare, dovrebbero ben sapere che quando si ‘compra’ una società di calcio, come qualunque altra società, la si acquista con attività e passività, e che quindi – a meno di patti sociali o contrattuali diversi – l’acquisto della Juve Stabia è avvenuto comprensivo di tutti i debiti che il club aveva e ha, ancora, nei confronti dell’Amministrazione comunale”, ha continuato il sindaco. “Quindi sollecito la dirigenza della società a essere un po’ più chiara e, soprattutto, a non cercare di gettare discredito sulle cose normalissime che io sto sostenendo in questi giorni, anche se mi rendo conto che, purtroppo, per alcuni soggetti, il concetto di normalità è ancora tutto da definire. Franco Manniello e i suoi soci sanno benissimo che devono onorare, essendone i proprietari, tutti i debiti della Juve Stabia con chiunque essa li abbia contratti prima e durante la loro gestione. Né la società pensi di poter alzare cortine fumogene o alimentare tensioni, che peraltro potrebbero generare conseguenze penali, per nascondere difficoltà gestionali. Da che mondo e mondo, nessuno – e dico nessuno, con pochissime eccezioni planetarie – ha mai acquistato una società di calcio per poterci guadagnare. Chi acquista una società di calcio”, ha sottolineato Bobbio, “sa benissimo che lo fa – di solito – per passione e per spirito sportivo e per dare una mano, coi soldi suoi e non coi soldi pubblici. Dunque, non ci dovrebbe essere sorpresa nell’accorgersi che i margini di profitto saranno inesistenti fin da subito. Che nessuno, quindi, ribadisco, tenti di verticalizzare sull’Amministrazione comunale problemi che non le appartengono e che non le possono appartenere sotto nessun aspetto, perché, se la spregiudicatezza è spesso purtroppo tipica di un certo mondo imprenditoriale certamente non è e non sarà mai tipica del mio modello di amministrazione. Forse, precedenti modelli di amministrazione della cosa pubblica hanno assunto un simile atteggiamento, ma le conseguenze purtroppo per i cittadini sono sotto gli occhi di tutti. La storia non si ripeterà con me”. “Le dichiarazioni dell’amico Franco Manniello, dicevo, sono improvvide anche sotto il profilo politico e civile, perché in un momento di gravissima crisi qual è quello che tutto il nostro Paese e l’Europa e il mondo intero attraversano, con i lavoratori che hanno difficoltà a mantenere il posto, scherzare oggi in maniera irridente su una ipotesi di colletta da parte dei cittadini di Castellammare per pagare i debiti della proprietà mi sembra davvero oltre le righe e, comunque, frutto di una mancanza di consapevolezza, di senso della realtà e di un cinismo francamente insopportabili”, ha precisato il sindaco. “Post scriptum: che nessuno, sotto nessun aspetto, per nessun motivo e sotto nessun profilo, commetta l’errore tragico di minacciarmi o, se preferite, di tentare di forzarmi la mano, perché io – come uomo, come professionista, come politico e come sindaco – mi muovo e mi sono sempre mosso secondo correttezza, lealtà e buona fede e, se prendo una posizione, è sempre in maniera ragionata e sempre nell’interesse della collettività. Non piegherò mai gli interessi di una sana gestione economica del Comune di Castellammare, e quindi dei cittadini, agli interessi di nessun singolo, quand’anche costui cerchi inutilmente di far credere ad alcuni cittadini che i suoi personali interessi coincidono con i loro”. “Se pensassi di poter fare qualcosa per per dare una mano ai cittadini di Castellammare di Stabia per consentire loro di beneficiare di una società calcistica in buona salute e proiettata verso nuovi successi, certamente lo farei. Purtroppo, tale possibilità è esclusa da un sano rapporto tra pubblico e privato e io non sono certamente un sindaco che costruisce, contro i principi della buona amministrazione, le sue fortune politiche per il tramite di una impropria collaborazione nella gestione, sotto qualunque forma, di una squadra di calcio. Se qualcuno, nel recente passato, sulla pelle della passione sportiva della città e in combutta con qualche amministratore, ha fatto il passo più lungo della gamba (e lo dico in maniera teorica), sono problemi suoi, che purtroppo ricadranno sulla passione sportiva dei cittadini”, ha concluso Bobbio.