Il “Grand tour del gusto a Massa Lubrense” nato lo scorso anno con un itinerario definito dopo il successo della prima edizione è stata riproposto quest’anno ottenendo un’affermazione ancor più ampia. La manifestazion prevedeva visite turistiche alla riscoperta del territorio, delle tipicità locali, con degustazioni guidate e pranzi che avevano come ingredienti principali le tipicità enogastronomiche del luogo, nel ricordo dei lunghi viaggi che all’inizio del ‘600 coinvolgevano i giovani aristocratici del Nord Europa in direzione della penisola sorrentina ed in particolar modo di Massa Lubrense. Come per la precedente edizione, artefici del successo sono stati Carmela Rita Abagnale, Governatrice della condotta penisola sorrentina di Slow Food, le riviste bimestrali 30NODI e Gusto Mediterraneo con il fattivo operato della Editorial- and Comunication Manager Luisa Del Sorbo, il patrocinio del Comune di Massa Lubrenese e dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. “Si è valutato quest’anno di ampliare il progetto – commenta Abagnale – coinvolgendo un maggior numero di ristoratori e soprattutto gli studenti delle scuole elementari, così da sensibilizzare ed educare i cittadini del futuro sui temi della tutela ambientale e della promozione del territorio e delle sue peculiarità”. Perseguendo la filosofia delle Comunità del Cibo, i ristoranti coinvolti nella kermesse durante le tre giornate programmate del “Gran tour del Gusto2010”, hanno presentato dei menù a base di prodotti tipici locali, esponendo le pietanze a pranzo e a cena, con uno stand esterno ai locali, mentre per la rivalutazione delle musiche di Terra Madre, in ogni locale sono stati presenti musicisti con le note del folklore. Partito proprio con incontri didattici con i bambini delle scuole elementari, curati dalla biologa marina Carmela Guidone della Riserva Marina di Punta Campanella, a Plazzo Murat di Napoli l’ulteriore successo dell’evento è stato concretizzato dai sapori e l’accoglienza offerta ai partecipanti dai ristoranti: Lo Stuzzichino, La Torre, Le Sirene, Fattoria Terranova, Santo Bevitore, La Tavernetta, Don Peppe, Riccardo di Francischiello, Il Giardino di Vigliano. Non ci è possibile visitare tutte le strutture impegnate nella manifestazione ma già lo scorso anno l’Hotel ristorante “le Sirene” di Nerano ha riscosso il nostro riscontro ampiamente positivo e quest’anno è altrettanto da elogiare il ristorante “Lo Stuzzichino” a Sant’Agata sui due Golfi per la passione che l’intera famiglia che conduce l’impresa trasfonde dall’accoglienza del cliente al servizio ed all’elaborazione di piatti di gran gusto sia nell’aspetto che nei sentori e nei sapori. “Lo Stuzzichino”, nato nel 1989 come rosticceria, ha successivamente assunto la caratteristica di ristorante avvicinandosi pian piano ad una cucina sana con l’utilizzo di prodotti del territorio e principalmente regionali. Internamente vanta 50 coperti ed 80 esternamente sulla terrazza con giardino. E’ aperto tutto l’anno tranne a febbraio con riposo settimanale il mercoledì (non attuato nel periodo estivo di luglio e agosto). Si pranza fino a circa le 16 e si cena fino a circa le 24. A condurre e fare apprezzare ancor più Lo Stuzzichino c’è Mimmo De Gregorio, Titolare, Sommelier e Maître, coadiuvato dal cognato Giancarlo mentre a fare da trait d’union tra sala e cucina c’è invece la moglie di Mimmo: Dora Gargiulo. La cucina è affidata al papà e mamma di Mimmo: Paolo De Gregorio e Filomena Terminiello con una collaborazione dello chef Raffaele Rispoli. La passione notata in Mimmo per la sua professione ci ha spinti ad intervistarlo perché ci parlasse della sua attività ed alla domanda:
Quali sono le novità del ristorante?
Mimmo risponde: “Da quest’anno facciamo parte dell'<alleanza dei presidi di Slow Food> creando un gemellaggio dei prodotti del territorio e facendo sì che con questo marchio i prodotti tipici come il Pomodorino del Piennolo o il Provolone del Monaco vengano recensiti nei menù. L’ottenimento poi della registrazione dei marchi DOP per questi prodotti da parte dell’UE ci ha fatto registrare una ulteriore fortissima richiesta sia della presenza di queste prelibatezze nei taglieri che nei piatti.
Molto apprezzato da tutti i clienti – continua Mimmo – è il pane che giornalmente vado a prendere da un mio amico che, in una casa rurale ai colli di fontanelle, con forni a fascina e lievito madre (il famoso criscito) e farina di grano, duro sforna ogni giorno questo pane che servo sui tavoli gradito per la delicatezza, morbidezza e fragranza”.
Un gran menù consigliato da questo ristoratore è costituito da:
Fiorillo in pastella fritto con ripieno di ricotta e fior di latte accompagnato da fior di latte di latte vaccino, pomodori locali e basilico.
Involtini di pesce bandiera sfilettati con provola affumicata.
Gamberetti di nassa di Crapolla (fiordo naturale dell’insenatura di Sant’Agata sui due Golfi) saltati in padella sale e pepe.
Scialatielli (pasta fresca del posto fatta in casa) con vongole veraci al profumo di limone massese.
Trancio di Ricciola di lenza cucinato alla grigia con profumo di menta.
Per dessert: Nuvola Lubrense, un semifreddo pan di spagna al cioccolato, crema inglese, una leggera farcitura di nocciole al centro ed una mousse al caffè come copertura finale accompagnato da un distillato di mirto bianco della casa elaborato da Filomena.
All’intero pranzo si abbina molto bene come vino un Fiano Crú di CampoRe di Terredora di Paolo Mastroberardino a MontefuscoAV .
Mentre un Menù tipico:
può partire con Alici fritte,
Pesce bandiera con provola affumicata
Scialatielli con vongole veraci al profumo di limone.
Filetto di Cernia di fondale servito con olive nere di Sorrento e capperi
Delizia al limone, semifreddo al limone o Mousse al caffè
Altri piatti forti del ristorante sono:
Tortino di melanzane rivisitato (melanzane fritte con mozzarella, pomodoro e basilico)
Fusillo di Gragnano casareccio con zucca napoletana, provola e parmigiano
Tagliata di carne locale o nazionale
Tagliata di Scamone con rucola e scaglie
Scottona alla griglia con verdure grigliate
Flan al cioccolato tortino caldo con cuore caldo di cioccolato
Torta della nonna di cioccolato e crema
Il ristorante offre varianti di carne o pesce e fra i piatti più richiesti c’è la pasta e patate con provola, la minestra maritata (o “menesta maretata”) e la zuppa di verza e castagne piatti invernali mentre per il periodo estivo la preferenza va sul pesce a cominciare dagli scialatielli con vongole al profumo di limone con ortaggi e verdure nostrane anche cotte come una squisita parmigiana di melanzane o zucchine.
Avendo anche notato vini, pane e dolci di grande interesse abbiamo rivolto a Mimmo un’ulteriore domanda in merito. “Le nostre torte rustiche o di verdure con il centro bucato e sollevato per evidenziarne gli ingredienti tanto apprezzate dai clienti -risponde Mimmo – sono un ulteriore vanto de Lo Stuzzichino.
La cantina offre circa 400 etichette con una prevalenza campana, ma anche altre regione della nostra penisola ed inoltre etichette francesi di pregio a cominciare dagli Champagne. Anche per quanto riguarda il fine pasto siamo forniti di distillati di grande importanza ai quali si aggiungono le nostre produzioni di mirto bianco o nero, di finocchietto selvatico di San Costanzo e limoncello. Liquori che in definitiva accompagnano bene i dolci tutti di nostra produzione, nostro fiore all’occhiello per la qualità e il gusto che partono dai prodotti primari di gran livello che selezioniamo per la realizzazione, come in tutta la nostra cucina, oltre che per le sapienti e laboriose mani dello chef. che li rendono molto leggeri ed apprezzabili a fine pasto”.
Giuseppe De Girolamo