“E’ un Bilancio di previsione dai troppi passaggi oscuri quello varato dalla giunta comunale per l’anno 2010 e che dovrà essere discusso prossimamente in consiglio comunale”. A lanciare l’allarme sui conti di Palazzo Campitelli sono gli esponenti di Rifondazione comunista che, carte alla mano, hanno “fatto le pulci” al documento economico che programma entrate ed uscite del Comune. “Guardando e analizzando le voci e le cifre del documento economico – afferma il segretario di Rifondazione comunista, Silvio Vanacore – siamo costretti ad affermare che Portici è una città a forte rischio di dissesto finanziario”. A suscitare le preoccupazioni degli ex alleati di governo del centrosinistra sono soprattutto i cosiddetti “residui attivi”, ovvero quelle somme che il Comune deve incassare dalle contravvenzioni elevate sul territorio e che vengono comunque conteggiate tra le entrate previste. “Innanzitutto – prosegue Vanacore – lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Portici ha evidenziato nelle sue osservazioni al documento economico la propria preoccupazione per il basso grado di riscossione dei residui attivi che costringe l’ente ad un costante ricorso all’anticipazione di tesoreria. In parole povere il Comune ha serie difficoltà ad incassare i soldi delle multe tanto che gli stessi Revisori dei Conti hanno sottolineato che “’amministrazione non è stata in grado di adottare procedure finalizzate al miglioramento della riscossione”. Ma a spaventare sono soprattutto le cifre inserite alla voce contravvenzioni all’interno del bilancio di previsione. Per il 2010, osservano gli esponenti di Rifondazione comunista, è prevista un’entrata di 2 milioni e 264mila euro per le sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della strada. “Una previsione spropositata – sottolinea Vanacore – in quanto ciò significherebbe che, considerato il numero degli abitanti di Portici ogni, cittadino dovrebbe necessariamente pagare in media circa 50 euro di multe. Di questi soldi, così come previsto dalla legge, la metà deve essere reinvestito per il miglioramento della sicurezza stradale, miglioramento del quale fino ad oggi si è visto ben poco, l’altra metà non si capisce a cosa sia destinato”. Altro tasto dolente è il capitolo Leucopetra, la municipalizzata che si occupa del servizio di raccolta rifiuti e dell’igiene urbana. “I Revisori dei conti – afferma Vanacore – hanno evidenziato che la società non ha fornito tutti gli incartamenti necessari per giustificare i suoi conti. Una situazione di dissesto generale, dunque, della quale faranno le spese i cittadini e non certo chi ha dilapidato i soldi pubblici in questi anni, ma soprattutto ne faranno le spese gli stessi i lavoratori della Leucopetra e gli lsu che, al di là delle promesse fatte, vedranno in questo modo sfumare qualsiasi possibilità di stabilizzazione. In definitiva – conclude il segretario di Rifondazione comunista – in questi anni la città di Portici è passata dall’essere uno dei comuni più sani della provincia di Napoli ad ente ad alto rischio di dissesto. Per questo sono necessari tagli alle spese superflue come le tante consulenze esterne affidate in questi anni”.