Il Gazzettino vesuviano | IGV

Movimenti antidiscarica, venerdì l’incontro con il prefetto

Foto Francesco Micillo

Il 4 giugno alle ore 22:00, circa 500 cittadini del comprensorio vesuviano si sono incontrati nella rotonda di via Panoramica, a Boscoreale, per una manifestazione promossa dal Movimento Difesa del Territorio-Area Vesuviana.Le parole d’ordine, quelle di sempre: no a discariche ed inceneritori, per il Trattamento Meccanico Biologico a freddo dei rifiuti, per un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali autorganizzate, per l’avvio reale della differenziata porta a porta, per riciclo, riuso e compostaggio, per un piano straordinario di bonifica delle aree inquinate. La serata è iniziata con un’assemblea che è andata avanti fin quando, alle 23.30 circa, un corteo improvvisato, diretto alla discarica ex sari, è stato bloccato dalle forze dell’ordine. I cittadini sono quindi tornati sulla rotonda, intenzionati comunque ad impedire che i camion arrivassero in discarica. La manifestazione è andata avanti in maniera piuttosto tranquilla fin quando, poco prima delle 02:00, la polizia è intervenuta per forzare il blocco. La popolazione a quel punto ha liberato la strada raggruppandosi sull’aiuola della rotonda. E’ stato allora che le forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa, hanno raggiunto i cittadini sul marciapiede e hanno iniziato una violenta carica contro di loro, tentando a più riprese di sequestrare cellulari e video camere.  Il cordone, formato da polizia e carabinieri, ha poi spinto la popolazione per alcune centinaia di metri, verso via Promiscua. A quel punto si è udito un petardo sulla rotonda, quando però i manifestanti erano ormai lontani. Il bilancio finale è di tre fermati, tra cui un professore universitario, alcuni feriti tra i manifestanti e la macchina fotografica di un giornalista distrutta da una manganellata.La protesta comunque ha ottenuto un risultato rilevante: un incontro per venerdi 11 giugno alle ore 19:00 con il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, per discutere dei problemi legati ad una emergenza rifiuti tutt’altro che terminata.

Giacomo Acunzo

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