Un ennesimo caso imbarazzante per l’amministrazione e per i cittadini di Torre Annunziata è l’abusivismo edilizio, che da decenni danneggia e deturpa il paesaggio urbanistico della città vesuviana. Il caso che ha fatto molto discutere in questi giorni e che è stato proposto anche a livello nazionale dalla celebre trasmissione televisiva Striscia la Notizia, riguarda il signor Gennaro Maso, proprietario di 7000 mq di terreno in pieno centro, che quindici anni fa sono stati occupati illegalmente da un abusivo d’eccellenza: il comune di Torre Annunziata.
Sullo stesso terreno sono state edificate le fondazioni e il primo piano di una nuova scuola, senza versare alcun pagamento al proprietario del terreno. L’inviato di Striscia, Luca Abete, considera il caso: “Un paradosso vergognoso e imbarazzante e uno spreco di denaro pubblico colossale”. Infatti, dall’intervista dell’inviato campano, si evince che nel corso di quindici anni sono state fatte svariate denunce sia ad autorità civili che penali e proprio le prime, nel 2005, hanno dato ragione al legittimo proprietario e posto i sigilli all’intera area, interrompendo i lavori di costruzione.
Altro paradosso, spiegato dall’ avvocato Donatella Abate, è dimostrato dal fatto che il precedente avvocato del signor Maso era stato assessore ai lavori pubblici e aggiunge il legale: “Non possiamo dunque stabilire chi questa persona avesse difeso, se il comune o il signor Maso. Ma attualmente c’è stata una sentenza dalla Corte Penale dove l’avvocato in questione è stato condannato per infedele patrocinio.”
Il sito è oggi però una vera discarica a cielo aperto, ove nel corso degli anni sono stati gettati rifiuti solidi urbani ed edilizi; creando non solo un pericolo per gli abitanti della zona, ma anche un gravissimo danno all’immagine di Torre Annunziata, già ampliamente corrotta dai molti casi di discariche a cielo aperto nei quartieri periferici. Unanime è il dissenso da parte degli abitanti per questo grande scheletro che si erge nel cuore della città. Le accuse non solo riguardano le precedenti amministrazioni; ma anche quella odierna, per non aver neanche interrotto gli accessi al cantiere e reso sicure le aree circostanti.
Il Sindaco Giosuè Starita, a fronte di questa pesante eredità lasciata dai governi passati, dichiara: “Io credo che nel giro di otto mesi l’amministrazione sarà in grado di resettare tutto e riattivare le procedure per riprendere i lavori.- E per quanto riguarda il proprietario del terreno, il primo cittadino aggiunge: –Il signor Maso, in esecuzione al provvedimento di legge, vedrà il pagamento che gli spetta in tempi brevi.”
Gioacchino Iuzzino