Castellammare: fratelli-ladri di auto, in manette anche un minorenne

Rubano un’auto, vengono scoperti, tentano la fuga ma vengono fermati ed arrestati dai carabinieri. Due fratelli, di 20 e 17 anni, sono finiti in manette la scorsa notte, dopo un inseguimento partito a Santa Maria la Carità e conclusosi nella periferia di Castellammare. Ad arrestarli, i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, guidati dal capitano Giuseppe Mazzullo e dal tenente Andrea Minella. I militari dell’arma, impegnati in un posto di blocco nella cittadina sammaritana, si sono accorti della Fiat Uno bianca con a bordo i due giovanissimi, così ha intimato l’alt all’auto che non si è fermata. Subito è partito l’inseguimento che si è concluso meno di due chilometri dopo, nella periferia di Castellammare, dove i due giovani sono stati bloccati. Inizialmente l’accusa per loro era solamente resistenza a pubblico ufficiale, ma dal controllo dei documenti della vettura è emerso che i due fratelli avevano rubato la Fiat Uno pochi minuti prima ed erano in giro la stessa. Secondo gli inquirenti, non è escluso che il 20enne, seppure incensurato, stesse “insegnando” come rubare un’automobile al fratello ancora minorenne e, nel contempo, gli faceva anche da scuola guida. La Fiat Uno, infatti, è una delle vetture più semplici da rubare e, quella della scorsa notte, poteva essere una sorta di “banco di prova” per il 17enne. I due fratelli, dopo la fuga, sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Sui due giovanissimi ladri, che tra l’altro non erano tra i “segnalati”, sono in corso ulteriori accertamenti, anche se pare non siano legati a clan camorristici locali. Però, non è escluso che i due possano essere impegnati in “cavalli di ritorno”, con furti notturni di auto da restituire a pagamento di giorno, dopo aver contattato le vittime.

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