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Lo spettacolo del Napoli Teatro Festival

Del “Napoli Teatro Festival”, in scena dal 4 al 27 giugno nei teatri, per le strade e in luoghi particolari di Napoli, ci piace citare due spettacoli del cartellone, cui il pubblico si è rivolto con grande interesse. Il primo è “football, football”,un musical, presentato al Real Abergo dei Poveri di Piazza Carlo III, in cui  il regista bosniaco Pasovic ha voluto raccontare il calcio, il gioco più diffuso nel mondo, insieme ad un omaggio a Diego Armando Maradona, uno degli assi mondiali del pallone, sbarcato a Napoli per il divertimento dei tifosi partenopei. Uno spettacolo, programmato durante i campionati mondiali in Sudafrica, che l’autore-regista definisce “energico, divertente, serio, per celebrare, con gli strumenti del teatro, il gioco più bello del mondo, che travalica nazioni, classi, ideologie e religioni. Nella messinscena – afferma il regista – ho considerato il legame profondo tra la città ed il suo mitico campione ed ho dedicato il musical a Dieguito ed al suoi tifosi, nonché a Fabio Cannavaro ed a Ciro Ferrara, atleti che da anni portano avanti un progetto di recupero sociale”. L’altro lavoro del cartellone, che ha interessato gli spettatori, in questo primo scorcio del Napoli  teatro Festival, è “Romeo and Giulietta” di William Shakespeare, messo in scena, al Teatro Mercadante, dalla Compagnia Europea diretta dal regista anglo-russo Alexander Zeldin, interpretato da un cast di attori immigrati nordafricani e mediorientali. Il dramma shakespeariano diventa tragedia multietnica moderna, attraversata dai conflitti tra padre e figlio. Forse il lavoro viene ridotto a conflitti sanguinari tra bulletti di quartiere, con modi di esprimersi dal gusto discutibile, i quali, abbandonate le enfasi cui il pubblico è abituato, si rifugiano in duelli rusticani già sperimentati da diversi registi in realizzazioni precedenti.

Federico Orsini

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