“Non è nel mio stile e nella mia cultura di governo il ricorso a operazioni border-line e di dubbia matrice, che invece – evidentemente – ben conoscono, per parlarne con così profonda cognizione di causa, quanti arrivano addirittura ad accusarmi di aver pagato inesistenti cambiali elettorali nei primi mesi della mia Amministrazione: dev’essere a tutti chiaro che di fronte all’eventuale reiterarsi di simili affermazioni, anche lesive della mia reputazione, partiranno le denunce per calunnia all’autorità giudiziaria”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “La povertà di argomenti e la pochezza di idee di cui soffrono il Pd e la minoranza tutta”, ha aggiunto, “non possono essere sostituiti dalla diffamazione e dalla menzogna. I provvedimenti amministrativi, che sono stati adottati in queste settimane, sono frutto di un percorso politico ragionato e ampiamente anticipato durante la campagna elettorale. Si tratta, chiaramente, di azioni che sono state illustrate, nelle modalità e nelle motivazioni, ai cittadini fin dal periodo elettorale. Parlare di ‘cambiali elettorali’ è calunnioso, offensivo e intollerabile, perché – a differenza di altri, fin troppo abili a muoversi nella penombra e a stringere accordi di incerta natura – io ho sempre improntato, e continuerò a farlo, il mio agire politico all’insegna della chiarezza e della trasparenza”. “Né pensino questi professionisti della calunnia che, anche nei miei confronti, possa essere applicata la vecchia massima stalinista che suggerisce di parlare sempre e comunque male dei propri nemici perché, alla fine, qualche schizzo di fango resterà: il mio ruolo di sindaco e la mia storia personale di uomo delle Istituzioni non potranno essere, in alcun modo, messi in discussione dalle loro patetiche e farneticanti dichiarazioni, che di sicuro si adattano maggiormente a descrivere la realtà opaca di alcune discutibili iniziative consumate all’ombra delle trascorse esperienze amministrative cittadine”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio. “Quanto all’esigenza di legalità nell’Amministrazione comunale e nella città, la minoranza – e soprattutto alcuni suoi esponenti che l’hanno improvvisamente scoperta – stia tranquilla: se c’è un sindaco che può assicurare legalità a Castellammare di Stabia, quello sono io. Ai nuovi tifosi della legalità, suggerisco di praticarla un po’ di più invece di predicarla soltanto a parole”.
“Trovo inaccettabile che ogni volta che c’è un problema in città, anche quando è sollevato da altri e non da me, Bobbio non faccia altro che ripetere ormai stancamente e costantemente (caso ultimo incontro con gli operai Avis) che i guai vengono tutti dal passato, dove vi erano zone d’ombra, accordi nebulosi e confusi, realtà opache, accordi di incerta natura stretti nella penombra. Tutte considerazioni che portano poi sempre alla stessa, unica conclusione: è arrivato lui, il paladino della legge, meno male che c’è ora lui a Palazzo Farnese a ripristinare la legalità”. Salvatore Vozza replica alle ultime affermazioni di Bobbio, diffuse ieri. “Di legalità per la verità in giro non si vede granché, anche perché su problemi seri come Avis e Fincantieri è giusto convocare subito una seduta del consiglio comunale per discutere di questi fatti. A Bobbio dico, che continua ad aver poco tempo per legger e informarsi: le posizioni su Avis e Fincantieri sono tutti contenute in delibere e documenti presentati al Consiglio comunale dalla mia amministrazione e non in zone d’ombra. Sono visibili a tutti, anche al sindaco che non c’è mai in città e non ha tempo per occuparsi di Castellammare. Continuo a pensare che Bobbio paghi delle cambiali elettorali, e continuo a pensare che Castellammare non meriti un sindaco a mezzo servizio e negligente. Ancora una volta Bobbio minaccia di ricorrere all’autorità giudiziaria quasi a intimidire gli interlocutori, come già accaduto in passato. Ricordo solo che io, quando ho ravvisato comportamenti e fatti che potevano prefigurare violazioni di legge, non ho strombazzato minacce, ma mi sono serenamente rivolto all’autorità giudiziaria. Bobbio non può dare a me lezioni di legalità!”. Infine il consigliere comunale Vozza denuncia la situazione di paralisi in cui versa Castellammare: “Bobbio non ha fatto altro che bloccare la città, la città è ferma, parlare del passato è un modo per non far discutere di quello che la Giunta avrebbe dovuto mettere in campo in queste settimane e non ha fatto. Per l’Avis, ad esempio, si faccia subito un protocollo d’intesa tra sindacati, Comune e imprese e si apra una nuova fase anche per lo sviluppo di corso De Gasperi. Sarebbe questa la strada per offrire una garanzia ai lavoratori anche per gli ammortizzatori sociali. Non si capisce inoltre perché se a chiedere un tavolo di trattative in Prefettura sia l’attuale sindaco si è in presenza di una “profonda e convinta collaborazione istituzionale”, mentre quando lo si è fatto in passato si sarebbe “cavalcata a fini politici la disperazione dei lavoratori”. Penso sia ora che Bobbio smetta i panni del censore e vesta quelli dell’umiltà”.
“Stiano tranquilli quanti continuano ancora a diffamare il sindaco, Luigi Bobbio, parlando di ‘cambiali elettorali’ da pagare: le denunce per calunnia, così come preannunciato dallo stesso primo cittadino, partiranno nei prossimi giorni”. Lo ha detto Antonio Bonifacio, capo della segreteria politica del sindaco di Castellammare di Stabia. “Quanto ad accordi sottobanco e a operazioni maturate con metodi e motivazioni discutibili”, ha aggiunto Bonifacio, “invito i componenti dell’opposizione a guardare in casa loro e a fare un serio esame di coscienza. Scoprirebbero, così, che gran parte – per non dire la totalità – dei problemi e delle criticità di cui soffre oggi la città di Castellammare deriva proprio dalla spregiudicatezza di un modo di fare politica intollerabile e dannoso per la collettività, che ha contraddistinto il loro operato negli ultimi venti anni”.