Abbattimenti: proteste in Regione e sciopero della fame

Abbattimenti per abusivismo edilizio nei comuni dei Monti Lattari, le associazioni ed i comitati anti-abbattimenti ritornano a manifestare contro la ripresa delle demolizioni delle case abusive. Già dalle prime ore dell’alba di questa mattina, tutti i comitati e le associazioni del Napoletano si sono ritrovate a scendere per strada a protestare pacificamente. Una scelta sofferta ma obbligata per le tante famiglie che  speravano di poter evitare con la sospensione delle demolizioni, ormai quasi raggiunta, ma con la bocciatura del decreto “ferma-ruspe” avuta alla Camera dei Deputati la settimana scorsa, ritorna purtroppo, l’incubo degli abbattimenti delle case costruite abusivamente. A radunarsi al centro direzionale di Napoli, Isola F/13, davanti la sede della Presidenza del Consiglio della Regione Campania, i principali comitati e associazioni anti-abbattimenti coinvolte fino ad oggi nelle manifestazioni di protesta. Alla manifestazione di protesta organizzata dal comitato per la casa di Pianura, hanno partecipato i comitati per la casa Diritto all’Abitazione di Castellammare di Stabia, Casa Sicura di Cava de Tirreni, Libero Comitato Cittadino di Giugliano, Comitato Saggese di Afragola, Casaurea di Casoria, Arcobaleno di Lettere, L’Arca di Noè e Diritto alla Casa di Sant’Antonio Abate, Diritto alla Casa di Ischia e Procida, Amici del Territorio di Santa Maria la Carità, oltre ai comitati di S. Cipriano D’Aversa, Villa Literno, Soccavo, Licola, Pozzuoli, Torre Annunziata e Gragnano. Dopo le ultime manifestazioni popolari degli “abusivisti di necessità” avuti nei mesi di Febbraio e Marzo davanti la Prefettura di Napoli, a distanza di qualche mese, si ritornerà a protestare per difendere il diritto alla casa. È stato formato un sit-in davanti la sede della Presidenza del Consiglio della Regione Campania per sensibilizzare gli assessori ed i consiglieri regionali, sia di centrodestra che di centrosinistra, affinché venga affrontata seriamente la problematica degli abbattimenti delle case costruite abusivamente in tutto il territorio napoletano. Già dopo la bocciatura del decreto “ferma-ruspe” alla Camera dei Deputati della settimana scorsa, le associazioni ed i comitati avevano dichiarato una nuova mobilitazione presso la Regione Campania per incontrare gli amministratori regionali, ma soprattutto per un chiaro “faccia a faccia” con il neo-governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, per chiedere il rispetto delle promesse fatte durante la scorsa campagna elettorale per le Regionali. Infatti prima della tornata elettorale, a più riprese, il presidente Stefano Caldoro aveva incontrato le associazioni ed i comitati anti-abbattimenti per rassicurare il suo sostegno per la risoluzione della drammatica questione degli abbattimenti ordinati dalle procure in tutta la Campania. A dare manforte al suo sostegno anche l’impegno personale assunto dal Ministro alle Pari Opportunità, Mara Carfagna e la promessa fatta direttamente dal premier Silvio Berlusconi durante la chiusura della campagna elettorale a Napoli per le Regionali per il partito del Popolo della Libertà. Dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge di conversione del decreto legge 28 aprile 2010, n. 62, recante «temporanea sospensione di talune demolizioni disposte dall’autorità giudiziaria in Campania» e che disponeva la sospensione fino al 30 giugno 2011 – esclusivamente nel territorio della regione Campania – delle demolizioni di immobili abusivi destinati a prima abitazione realizzati entro il 31 marzo 2003 e la sua successiva bocciatura alla Camera dei Deputati per l’assenza di numerosi deputati del PdL e della Lega Nord e l’approvazione della “pregiudiziale di costituzionalità” presentata dal partito dell’IdV, le associazioni anti-abbattimenti non restano a guardare allo scambio di polemiche e accuse da parte dei partiti coinvolti nella risoluzione della problematica, ma ritornano a mobilitarsi per una  manifestazione di protesta pacifica contro la ripresa delle demolizioni e per chiedere a chiare lettere l’impegno di tutta la politica, senza distinzione di colore o appartenenza. Segno simbolico della protesta sarà – secondo gli organizzatori della manifestazione ed i referenti dei comitati per il diritto alla casa – l’inizio dello sciopero della fame di cinque capifamiglia che resterebbero senza casa con la ripresa dell’esecuzione delle ordinanze degli abbattimenti disposti dalle procure napoletane, fino a quando i comitati non incontreranno di persona il governatore della Regione Campania, l’onorevole Stefano Caldoro.

Vincenzo Vertolomo

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