Sant’Antonio Abate, Città Attiva: “No al Consorzio”

L’Associazione Città attiva, che opera a Sant’Antonio Abate per la promozione  e lo sviluppo socio-culturale sul territorio, ha indetto una conferenza stampa presso l’aula consiliare della casa Comunale,   per la presentazione del video-inchiesta “Consorzio di Bonifica: una storia di mala gestione e prevaricazione”. Con questa   sottopone all’attenzione della cittadinanza e degli organi competenti, i disservizi derivanti dalla mala gestione sul territorio da parte del consorzio di Bonifica dell’agro Nocerino Sarnese, che dal 2003 ha assunto la denominazione di consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno.

Tale iniziativa consente all’Associazione di proseguire nella funzione di stimolo propositivo e collaborativo con l’Amministrazione comunale, nella prospettiva di una sana e corretta gestione del territorio.

Nel corso della conferenza stampa sono stati realizzati i seguenti interventi.

Annamaria Cordiano, presidente dell’Associazione Città Attiva, ha presentato l’attività dell’associazione sulla questione Bonifica Integrale Comprensorio Sarno. Annamaria descrive e motiva brevemente i lavori di inchiesta sul Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno svolti dall’associazione.

Lucia Lombardo, l’antesignana delle problematiche relative al dissesto idrogeologico di Sant’Antonio Abate, membro di Città Attiva, racconta  la propria testimonianza e la sua esperienza direttamente vissuta sul territorio, e quello che ha fatto nel tempo in merito alla questione bonifica. Ha ricordato le annose e coraggiose battaglie da Lei ingaggiate contro tutti i responsabili del dissesto idrogeologico e del conseguente degrado per Sant’Antonio Abate in generale, e di Via Scafati in particolare. Spesso lasciata in colpevole solitudine, Lucia ha sempre combattuto con coraggio ed ostinazione. Ancora oggi è stato determinante il suo contributo per il lavoro fatto.

Santa Cascone, presidente dell’associazione di Pompei “Territorio Libero”, opera da anni per denunciare la situazione di degrado del territorio, ed in particolare la storia abominevole del Consorzio di Bonifica. Il blog di Città Attiva ha ospitato Santa Cascone realizzando e pubblicando l’intervista con la stessa, titolata: “Consorzio di bonifica dell’Agro Nocerino Sarnese  …  una storia esemplare di mala gestione  e di prevaricazione…”. Questa intervista ha letteralmente scatenato una serie importante di commenti prodotti dal personale stesso del consorzio, a tutti i livelli, nonché da cittadini anche con incarichi istituzionali. Santa ha raccontato la sua esperienza e ci ha parlato del referendum abrogativo per l’abolizione del consorzio.

Pasqualino D’Aniello, membro di Città Attiva. Pasqualino è l’autore dell’articolo “Lo scandalo Sant’Antonio Abate” sulle discariche abusive uscito sul giornale “Terra”, che ha ispirato un’interrogazione parlamentare da parte di sei deputati. Pasqualino ha commentato la parte dell’inchiesta che riguarda i rifiuti. Nella circostanza, per la verità, si dà atto al Comune di Sant’Antonio Abate, che ha avviato un’attività sistematica per monitorare e ripulire il paese da tali rifiuti.

Tonino Scala ex consigliere regionale “Sinistra, ecologia e libertà”, ha parlato del dossier “Consorzio di bonifica” e dei provvedimenti legislativi proposti/realizzati durante la scorsa legislatura regionale Bassolino. In particolare ha ribadito la proposta di legge dal lui sottoscritta per l’abolizione del Consorzio, quale ente inutile, ed il trasferimento di tutti poteri e della relativa struttura, personale incluso,  alle Province di competenza. In buona sostanza il cittadino deve pagare il proprio contributo a fronte di un servizio erogato e non quale ingiustificata gabella.

Dalla  conferenza stampa, sono emersi tre appelli.

Il primo è rivolto a tutti gli organi competenti, in particolare la Giunta ed il Consiglio Regionale della regione Campania, per sollecitare la discussione al TAR del referendum, di cui ci ha parlato Santa Cascone, e per congelare le elezioni previste dal Consorzio, visto che più che procedere a elezioni bisognerebbe abolire questo ente inutile e riorganizzare interamente le competenze di gestione del territorio in una prospettiva di eque efficacia efficienza e trasparenza?

Il secondo appello sollecita un’indagine amministrativa della regione e degli altri organi competenti come corte dei conti e procure sulla gestione consortile.

Infine, il terzo appello è rivolto alla stampa libera, ed in generale a tutti i servizi di informazione liberi, per chiedere il loro coinvolgimento nel raccontare la verità sulla situazione di degrado del territorio.

P.D.A.

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