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Atletico Savoia: prima squadra cittadina?

Anche se il primo calore si fa sentire, per Torre Annunziata ed i suoi sportivi si prevede un’estate torrida. A tenere il termometro sopra la norma, è sempre la prima squadra cittadina, il Savoia, che lo scorso campionato si è ritirato dal torneo di Eccellenza per mancanza di forze economiche, mettendo la parola fine dopo una gestione scellerata da parte di “pseudo professionisti”.

In questi mesi sono rimbalzate da ogni parte della città le notizie di un possibile ritorno nel calcio professionistico del vessillo bianco-scudato, che ipoteticamente doveva rilevare il titolo sportivo del Vico Equense, impossibilitato a poter mantenere i costi di gestione di una società calcistica novella e senza stadio.

Quindi un torrese doc come  Felicio Ferraro, direttore sportivo noto in Campania nonché Ds del club oplontino nell’era Matachione, assieme ad un altro personaggio noto torrese, Franco Immobile (patron dei bianchi nel 78-79), aveva avanzato l’ipotesi di rilevare il titolo vicano, per riportare il calcio che conta a Torre Annunziata, ma poi la trattativa non è andata più a buon fine e quindi l’ipotesi è arenata.

Stanchi di voci, che spesso restano tali, i gruppi organizzati oplontini hanno incontrato i soci dell’Atletico Savoia e insieme hanno ipotecato una sorta di fusione, che ha trovato da subito consensi favorevoli in quasi tutto l’ambiente.

Il patron dell’Atletico Savoia, Pino Caiazzo, ha da subito espresso il suo favore positivo nel fondare un’unica squadra cittadina, che punta nel corso del tempo a riportare il pluricentenario blasone oplontino ai fasti di un tempo, tenendo sempre gli occhi puntati sui bilanci, che ad oggi sono il fiore all’occhiello della sua società.

Inoltre, nel corso degli anni la compagine oplontina ha allestito un vivaio di giovani di tutto rispetto, che ad oggi, grazie anche alla collaborazione della scuola calcio “parco Carolina di Stefano Cirillo”, vanta un collettivo di centinaia di ragazzi.

Dunque, con una società solida, un vivaio di giovani ben avviato ed uno stadio, che per metà luglio torna ad essere completamente agibile, la società oplontina può presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato di Promozione con ambizioni assai rosee.

A parlare di questa fusione sono anche due degli appartenenti al vecchio gruppo “Savoia Supporters” Ciro Amore (alias polacco) e Antonino Albergatore:

«Abbiamo chiesto da subito ai soci dell’Atletico Savoia di abolire la parola “Atletico” e di nominare la squadra solamente Savoia; inoltre ci è stata avanzata l’ipotesi di rilevare il titolo F.C Savoia 1908 attualmente in mano al curatore fallimentare dopo la passata stagione, sarebbe un bel regalo da parte loro che porterebbe entusiasmo e fiducia in queste persone, che conosciamo da anni, e che da anni fanno il loro dovere da veri professionisti. Noi non guardiamo la categoria, ci basta sapere che il glorioso nome”Savoia” torni a lottare da protagonista sui campi da gioco regalandoci emozioni che solamente la casacca bianca sa dare».

Adesso non bisogna che aspettare l’ufficialità che sarà data a giorni, e finalmente potremmo rivedere il Savoia, con la speranza che nel giro di pochi anni arrivi lì dove gli compete.

Angelo Riso

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