Paola Raia, volto nuovo della politica regionale

Paola Raia è un volto nuovo della politica regionale. Ha sorpreso tutti come settima eletta nel Pdl. Imprenditrice, è espressione dell’area vesuviana, di un paese come Somma Vesuviana che è un grosso centro agricolo della regione. Da imprenditrice, porta con sé in politica il proprio pragmatismo in barba ad ogni “vuota promessa”. Si dice contro ogni “spreco”, del tipo di quelli perpetrati dalla vecchia amministrazione, e dichiara che darà battaglia nella commissione in cui è stata eletta, la commissione Agricoltura, per incentivare tutte le attività di questo genere. Onorevole, lo sforamento del patto di stabilità della vecchia giunta Bassolino è il grande problema del nuovo esecutivo guidato da Caldoro. Dopo aver licenziato i dirigenti esterni, il governatore ha bloccato ben 500 consulenze. Quali sono le sue considerazioni in merito? “Sono pienamente d’accordo con la linea del presidente. Abbiamo assistito in questi anni a consulenze del tutto inutili. In passato, sono stati pagate persone addirittura per far assaggiare dei prodotti gastronomici. Vi sono problemi ben più seri come il lavoro. E’ a questo che si deve pensare”. Bassolino ha parlato di “atto di arroganza politica”. “Parlo innanzitutto da cittadino e non da politico. Gli atti di arroganza li ha perpetrati per anni Bassolino a danno della collettività con provvedimenti del tutto inutili. Da alcune inchieste giornalistiche è emerso addirittura che venivano pagati consulenti per promuovere prodotti presso enti inesistenti. Bassolino è stato un vero e proprio despota”. In questo periodo, tiene banco la grave questione del deficit della Sanità, pari a circa 500 milioni di euro negli ultimi due anni. Qualora non si potesse beneficiare dei fondi Fas, si potrebbe metter mano a un aumento di Irpef e Irap. “Il nostro lavoro era principalmente abbattere Irpef e Irap. Effettivamente, oggi c’è il rischio che aumentino di fronte al disastro dinanzi a cui ci siamo trovati di fronte dopo eletti (il bilancio della Regione Campania è stato reso noto solo dopo le elezioni del 28 e 29 marzo, ndr). Abbiamo dei grandissimi ritardi. Siamo stati proclamati addirittura con un mese di ritardo. Pensi che il presidente Caldoro all’inizio aveva difficoltà persino a trovare le carte”. La grande novità delle scorse elezioni è stata la doppia preferenza di genere, vero e proprio incentivo alla partecipazione delle donne in politica. Oggi, insediatisi la giunta ed il Consiglio, che bilancio possiamo fare della partecipazione femminile nelle istituzioni della Regione Campania? “Purtroppo devo ammettere che la presenza di donne in giunta è quasi inesistente. Con rammarico devo dire che, da questo punto di vista, questa giunta ha deluso. Lo statuto prevede che dovrebbero essere presenti almeno quattro donne e invece ve n’è una sola”. Come si caratterizzerà la sua azione politica all’interno della maggioranza che governa la Campania? “Sono stata eletta da pochissimo vicepresidente della Commissione Agricoltura. Qui spenderò tutte le energie al fine di promuovere questo settore. Provenendo tra l’altro da paesi agricoli, lavorerò affinché ad esempio alcuni particolari tipi di prodotti possano ottenere il marchio DOC, oppure penso a tutta una serie di incentivi per gli agriturismi. Tutta una serie di iniziative che metterò in campo nelle sedi competenti per rilanciare il settore”.

Antonio Averaimo

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