Si sta finalmente muovendo qualcosa. La scorsa settimana, mobilitati dal leader dei Verdi Franco Santomartino, un gruppo di giovani, armati di scope e buste per la raccolta rifiuti, ma soprattutto animati da un grande amore per la propria città, hanno ripulito la zona Granatello. Quello che era un immondezzaio a cielo aperto e segno evidente dell’assoluta inciviltà di qualche indigeno (neanche l’immaginazione descrive il raccolto!) risplende per pulizia: ai volontari va il plauso dell’intera città, alle istituzioni l’invito ad appoggiarli in questa loro iniziativa (qualche minima ricompensa non guasterebbe), a quei due incivili che, il giorno dopo, sulle scalette d’accesso hanno lasciato per terra una busta di patatine e un sacchetto di plastica con mezzo panino, un vaffà…grande come il porto.
Già alle 10 del mattino, martedì scorso, l’aria era intrisa di una puzza insopportabile. Un rapido giro e l’immediata constatazione che gli uomini addetti alla raccolta non avevano provveduto a ripulire le strade a causa di una protesta sindacale.
Sicuramente le rivendicazioni dei lavoratori saranno di grande valenza ma la Leucopetra deve capire che, con questo caldo, non ce lo possiamo permettere e qui non stiamo più a parlare di cura ambientale. Qui si scherza con la nostra salute e non tiriamo in ballo la solita tiritera berlusconiana del qui stiamo meglio che altrove. Qui l’immondizia deve essere portata via all’alba di ogni giorno come si è fatto finora: quando c’è da pagare siamo obbligati ad essere puntuali. Anche per voi è un obbligo.
E mercoledì la situazione è ulteriormente peggiorata: le buste dell’immondizia aperte dai randagi e dai cercatori di ricchezze nascoste, hanno prodotto nell’aria un odore ancor più nauseabondo e grandi difficoltà ai cittadini anche per il semplice utilizzo del marciapiede.