Dopo aver scontato 16 anni ed 8 mesi di reclusione, perché coinvolto nella strage del “Venerdì Santo” ed arrestato per l’omicidio di Vincenzo Gertrude Ummarino, Salvatore Frattini, di 51 anni, era stato sottoposto, dal 18 gennaio 2008, alla misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di 3 anni. Gli agenti del Commissariato di Polizia “Dante” lo hanno arrestato, nel pomeriggio di ieri, perché responsabile del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Frattini, un tempo legato al clan Mariano dei “Quartieri Spagnoli”, aveva avviato nel quartiere Materdei una fiorente piazza di spaccio. I poliziotti, con non poche difficoltà, già dai giorni scorsi, avevano predisposto un attento servizio di osservazione, conclusosi nella giornata di ieri con l’arresto del pluripregiudicato. All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, tra gli abiti riposti in un armadio, parte di un “panetto” di hashish mentre, su un soppalco ubicato nel bagno, “2 panetti” ancora sigillati in carta di cellophane, per un totale di circa 250grammi. Sequestrati dagli agenti anche un bilancino di precisione, un coltello con lama annerita ed un tagliere in legno, utilizzati per la suddivisione dello stupefacente. Per Frattini, si sono nuovamente riaperte le porte del carcere di Poggioreale.