L’azzeramento della giunta di Torre Annunziata non ha offerto ancora quel giusto sprono per chiudere il capitolo crisi politica e riprendere l’argomento riforme. La stesura del documento programmatico che in questi giorni ha lasciato una lunga scia di polemiche e dubbi, specialmente legati alle voci rifiuti, per via di disinformazioni giornalistiche e di troppi punti sciolti e poco definiti nella stessa bozza di governo, hanno fatto nascere una nuova stagnazione. Starita fa autocritica sugli interpartitici di questi giorni, ma non risparmia i suoi alleati: “Proporrei di formare una commissione che faccia da ponte tra i partiti per trovare finalmente punti di incontro”. Insomma la bozza di governo (governo che senza giunta non esiste sul piano ufficiale) ha poco convinto persino la stessa maggioranza che l’ha redatta. Quello che doveva essere un punto di congiunzione, si è rivelato essere un altro punto di disgiunzione, Starita però si dice fiducioso sulla riformazione di una nuova squadra di governo: “Si svilupperanno confronti nuovi fra le forze politiche, dopodiché si cercherà di sviluppare una sintesi, che cercherà di proporre le condizioni importanti per l’attività amministrativa”.
Gioacchino Iuzzino