Volla: solo una montagna di polemiche in consiglio comunale

Il 17 giugno 2010 si è tenuta, nella sala Giunta del Comune di Volla, una seduta del Consiglio comunale, alla quale hanno partecipato quasi tutti i membri di maggioranza ed opposizione. L’ordine del giorno non prevedeva grandi deliberazioni, anche se di interventi da Palazzo Madama, come posso testimoniare, ce ne sono stati in abbondanza.

La riunione iniziava verso le sei del pomeriggio, nella sala quasi gremita dove regnava, almeno per i primi momenti, un clima di calma e serenità. Poi, l’incanto svanisce, e dopo una prima approvazione, incominciavano le varie interrogazioni dei consiglieri comunali: non venie per nulla rispettato il regolamento, il quale prevede che, a seguito dell’interrogazione stessa, possa parlare il diretto interessato, seguito poi da una replica dal soggetto che ha posto la domanda o, come nel caso di oggi, l’atto d’accusa. Tutto questo, infatti, dovrebbe compiersi nel clima di più totale serenità; cosa che non è avvenuta, perché sia da parte della maggioranza, che dell’opposizione, non è stato dato modo di parlare a chi ne aveva il diritto in quel dato momento.

Molteplici sono stati gli argomenti discussi durante l’assemblea: la mancata raccolta di rifiuti in alcune zone, dovuta ad un passaggio di consegne fra le società che avevano ottenuto l’appalto dal comune; la gestione del campo sportivo; la mancata autorizzazione per la recinzione di alcune aree pubbliche.

Tuttavia, l’intervento che ha destato maggiore scalpore è stato quello compiuto dal consigliere Agostino Navarro, esponente del PD vollese, il quale ha sottolineato la necessità, che alcuni cittadini hanno, di avere la copertura ADSL per tutto il territorio comunale. Il sindaco, nonostante le numerose firme raccolte dal consigliere, grazie all’aiuto dei Giovani Democratici, e i continui rinvii del problema, ha deciso di non rispondere alla suddetta interrogazione, dichiarando, anzi, che presenterà denuncia ai carabinieri in merito ad alcuni manifesti diffamatori. Inoltre, il capogruppo PdL, Gerardo Rosati, ha affermato, citando un esempio che riguarda la città di Reggio Emilia, che l’ADSL è un problema che non riguarda l’amministrazione, ma la società di gestione telefonica.

Alla faccia di tutti i discorsi che si fanno in Parlamento circa la responsabilità dei comuni per quanto riguarda l’innovazione tecnologia.

Pierluigi Montella

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