L’aperitivo: una tradizione tutta italiana

Ci troviamo a Torino, anno 1786 nella piccola bottega di vini e liquori del signor Antonio Benedetto Carpano dove lui inventa il suo vermouth – vino aromatizzato con più di 30 tipi di erbe e spezie. Così più di due secoli fa non altrove ma in Italia nasce l’aperitivo, oggi come oggi il momento dell’aperitivo è diventato un rito importante della vita quotidiana delle città cosmopolite d’Italia, d’Europa e di tutto il mondo.

Ancora gli antichi romani servivano all’inizio del pranzo il “muslum”, una bevanda a base di vino e miele con il fine di stuzzicare l’appetito. Ci suggerisce molto l’etimologia della parola “aperitivo”, in latino “aperire” significa proprio iniziare o aprire.

Oggi l’aperitivo è diventato un’occasione per socializzare, ridere, scherzare in compagnia di amici, colleghi di lavoro o semplicemente distrarsi momentaneamente dalla vita quotidiana monotona e noiosa, gustando la bevanda o il coktail prefrito. Il buon aperitivo all’italiana va accompagnato per tradizione sempre nostra dai classici stuzzichini la cui qualità e quantità varia in maniera sorprendente da città a città, da locale a locale. In tal senso in molti casi l’aperitivo può tranquillamente sostituire la cena.

Quando si parla di aperitivi, la prima città di cui si pensa è senza alcun dubbio Milano, dove l’aperitivo si è trasformato in un fenomeno sociale. È qui che negli anni ottanta si promuove la tradizione tipicamente anglosassone dell’happy hour. Rustici, pizzette, insalate, salumi, tramezzini, olive e a volte anche assaggi di primi piatti accompagnano il drink preferito durante l’“ora felice”. La cosa più importante è il prezzo economico dell’aperitivo. Certi locali alla moda hanno adottato il modello americano che permette ai cliente di godere ben due drink al prezzo di uno. Meno usato nei giorni feriali, nei weekend l’happy hour diventa una vera e propria manifestazione di moda.

Nell’elenco degli aperitivi di eccellenza preferiti dagli italiani un primo posto c’è per i cocktail a base di Martini e Campari (tutti e due di origine italiana) ma anche gin e vodka. Negli ultimi anni vanno molto di moda i diversi vini frizzanti al posto del drink.

Per celebrare i propri 150 anni il 23 marzo Campari ha inaugurato a Milano la Nuova Galleria Campari: Il museo dell’aperitivo. Lo precede con quasi 50 anni il museo Martini di storia dell’enologia, inaugurato nel 1961.

L’aperitivo,  una tradizione del tutto italiana, è un momento da vivere in bella compagnia. Chi non ha ancora avuto la possibilità di “gustare” l’happy hour alla milanese ci deve fare un pensiero e trovare tempo e occasione per godere questa atmosfera di pieno relax e allegria che ci convivono in maniera sorprendente. E come canta Ligabue nell’omonima canzone: “sei già dentro l’happy hour/vivere vivere costa la metà”.

Anna Beykova

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