La valorizzazione della cultura locale, la conoscenza di antichi luoghi ormai persi nello “scempio” della moderna urbanistica ma che hanno un tempo caratterizzato il territorio, le radici di un paese nei suoi beni culturali ed architettonici. Tutto questo ha portato in piazza il Secondo circolo didattico di Boscoreale, guidato dalla dirigente Pasqualina Del Sorbo, nella serata conclusiva del progetto “Protagonista…il territorio”, nell’ambito del progetto regionale “Scuole Aperte”. Alunni ed adulti nell’arco dell’anno scolastico hanno realizzato un percorso di approfondimento e conoscenza del territorio boschese con un approccio attento a ciò che lo caratterizza, alle sue radici di “pagus felix”, agli interventi religiosi e baronali che hanno posto le fondamenta per la caratterizzazione urbanistica del paese. Il percorso formativo si è strutturato in moduli di laboratorio “Tutto in un ciak”, “Tutti in scena”, “Insieme per” in cui i contenuti appresi, attraverso linguaggi diversi, hanno preso forma. È stato anche realizzato uno spot pubblicitario sulle bellezze culturali boschesi, dagli scavi di Villa Regina alla chiesa parrocchiale con l’ausilio del laboratorio per filmakers “Officinema”. È stata allestita una rappresentazione teatrale “Silva regalis” ovvero “nu piezzo ‘e paraviso”, fiaba musicale che racconta della Boscoreale nel periodo storico a cavallo tra il ‘600 ed il ‘700 quando con le sue tante taverne sparse sul territorio accoglieva una variopinta e composita schiera di personaggi, principi e viandanti in cerca dell’amore e della felicità. In essa gli alunni, coadiuvati dal gruppo “Teatro della Scodella” hanno dato prova di impegno e responsabilità nel portare in scena un testo, in antico vernacolo, non facilissimo per la loro età e che ha destato l’ammirazione e il plauso del pubblico presente. I costumi delle rappresentazioni sono stati preparai da un gruppo di mamme, coordiante dalla maestra di cucito Irene Del Sorbo. La parte più specificamente culturale è stata curata dall’associazione “Il Melograno”, che ha portato gli allievi in giro per il paese alla riscoperta dei luoghi quotidianamente vissuti ma non da tutti conosciuti in modo consapevole e alla scoperta di un’antica masseria dove si è toccato con mano il passato. Tutto il percorso progettuale è stato reso pubblico attraverso una mostra di lavori.