Le lacrime di Quagliarella: l’Italia saluta il Mondiale

Le lacrime di Quagliarella, prima in campo, poi ai microfoni della Rai, sono l’emblema di una Nazionale uscita meritatamente dal Mondiale ma che proprio nell’attaccante stabiese ha trovato il suo uomo migliore, anche se solo per 45 minuti. «Era il sogno di una vita per me – ha detto Fabio – e dispiace uscire così».

Ma questo è il fallimento di Lippi che si concretizza con gli ingressi di Quagliarella e Maggio. I due giocatori del Napoli sono i fautori del salto di qualità degli azzurri nel secondo tempo con la Slovacchia, ma purtroppo gli affondi di Maggio dalla destra ed i gol e gli assit di Fabio Quagliarella non bastano a  far qualificare la Nazionale agli ottavi.

Marcello Lippi allenatore demotivato, e senza un ideologia ben precisa di formazione e di gioco, sceglie una squadra di putrefatti da portare in Sudafrica. Gli unici giocatori da buttare nella mischia non sono mai stati utilizzati, e tanto per fare qualche nome ci riferiamo a Pazzini, Palombo, De Sanctis, Bonucci, Bocchetti, e soprattutto Quagliarella e Maggio. Ed al loro posto vengono preferiti giocatori come Marchetti impaurito tra i pali come un pulcino bagnato, Fabio Cannavaro che se avesse voluto comportarsi da capitano, avrebbe scelto di rimanere a casa lasciando il posto al meritevole fratello Paolo. Per non parlare dei vari Zambrotta, Gattuso e Iaquinta giocatori impalpabili durante tutta la stagione calcistica, figuriamoci immaginarli uomini chiave per un Mondiale così competitivo. Senza neanche discutere dei vari esperimenti allucinanti di Pepe giocatore senza tecnica e tanto fisico, Marchisio inadeguato per la Nazionale, Criscito troppo presto lanciato nella mischia, Montolivo giocatore senza mordente. Ed infine le grandi delusioni De Rossi notevolmente in sovrappeso, Chiellini senza carattere per guidare la difesa azzurra, Pirlo con Camoranesi e Buffon giocatori rotti che avrebbero fatto meglio a rimanere a casa, e Gilardino che non ha mai sentito l’odore del gol. Ma la colpa più grande va data alla Federazione Italiana, che sostituisce un allenatore prima di un Mondiale e sceglie di far guidare la squadra ad un allenatore uscente senza stimoli che si considera già un ex. Adesso non ci rimane solo che applaudire Fabio Quagliarella che ha dimostrato di essere l’uomo e il campione il fuoriclasse che serviva a questa Nazionale nel Mondiale Sudafricano, su questo 3-2 per la Slovacchia peserà tantissimo nella storia di questo Mondiale, i due gol annullati a Quagliarella, l’assist offerto da quest’ultimo a Di Natale, e il gol da vero fenomeno messo a segno nei minuti di recupero sempre da Fabio, causeranno non pochi problemi alla coscienza di Marcello Lippi che sicuramente si porrà un interrogativo per sempre. Se avesse messo Quagliarella al posto di Camoranesi nelle due precedenti partite saremmo usciti dal Mondiale? C’è anche una domanda da porre alla Federazione Italiana, e se la Nazionale l’avesse guidata da subito Prandelli con giocatori come Cassano e Balotelli? Nell’attesa di risposte a questi interrogativi, ci complimentiamo con il Napoli che ha nella sua rosa i gioielli del calcio italiano e parliamo dei vari De Sanctis, Maggio e Quagliarella, ma anche Hamsik che si è qualificato con la sua Slovacchia e Gargano che vola con l’Uruguay.

Cosimo Silva

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