Sarebbe un hacker stabiese ad aver inviato l’email minatoria al sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio. È quanto emerge dalle accurate indagini condotte dalla polizia postale sulle tracce lasciate dal primo messaggio di minacce ricevuto da Bobbio esattamente una settimana fa. “Farai la fine di Tommasino” citava l’email anonima che chiedeva “soldi e lavoro” al sindaco entro il mese di dicembre, per non far “svegliare la camorra”. Alla prima mail è seguito un secondo messaggio telematico appena due giorni fa, sempre a sfondo minatorio, che richiamava invece il passato da magistrato di Bobbio: “Farai la fine di Borsellino”. Insomma, una brutta vicenda, questa, che vede il primo cittadino stabiese oggetto di continue minacce, condannate da tutti gli ambienti politici ed istituzionali. Chiare minacce di morte che, nel primo caso, potrebbero presto essere attribuite ad un nome ed un volto. Gli inquirenti stanno cercando in particolare negli ambienti degli hacker stabiesi, spesso prestatisi a pratiche illegali riconducibili anche alla malavita organizzata. A Castellammare, infatti, negli ultimi anni il fenomeno delle truffe online o della clonazione di schede per decoder grazie a complessi sistemi informatici ha registrato un enorme incremento, grazie soprattutto ad esperti internauti residenti proprio nella cittadina stabiese. Tra questi, alcuni sono segnalati e tenuti sotto stretta osservazione. La polizia postale, ora, sta cercando di individuare una traccia telematica anche per il secondo messaggio di minacce ricevuto da Bobbio, quello che ha spinto il Comitato Ordine e Sicurezza della Prefettura di Napoli a procedere per capire se ci siano gli estremi per inviare la scorta al primo cittadino stabiese. Insomma, la situazione a Castellammare sembra “esplosiva” e, se per il momento il Prefetto Pansa non si pronuncia ancora sulla possibile scorta per Bobbio, lo stesso primo cittadino stabiese è addirittura disposto a richiedere l’intervento dell’esercito in città per limitare le illegalità. Le forze dell’ordine, nelle ultime settimane sono costrette ad un super lavoro, ad esempio anche durante le sedute di consiglio comunale. E l’ultima riunione dell’assise stabiese non ha fatto eccezione.