“Ci fossero pride tutti i giorni per garantire l’ occupazione delle camere nel nostro comparto extralberghiero a Napoli – esordisce in tal modo il presidente Abbac Agostino Ingenito- in merito alle polemiche che si sono succedute in città all’indomani del Gay pride”. I nostri gestori hanno dimostrato di essere operatori turistici evoluti e capaci di andare aldilà di pregiudizi e polemiche che in queste ore appaiono strumentali ed ingiuste rispetto alla portata economica positiva dell’evento”. E’ il dato reale dell’occupazione per il 70% delle strutture associate a chiarire che il Gaypride a Napoli, è stata una boccata d’ossigeno per il comparto ricettivo extralberghiero. “Piuttosto continua Ingenito abbiamo pagato lo scotto dello sciopero di venerdi che ha pesato, determinando una media di un solo pernottamento rispetto alle previsioni di un week end che sicuramente avrebbe ulteriormente inciso positivamente nella bilancia turistica con l’indotto tra ristoranti, pizzerie e siti culturali”. Dall’associazione di categoria aderente a Confesercenti Campania, pollice in su dunque per l’iniziativa anche se un coordinamento tra istituzioni ed associazioni avrebbe garantito la realizzazione di un’offerta più armonica ed in grado di rispondere alle esigenze dell’organizzazione. “ E’ opportuno non trovarsi impreparati verso questi eventi che determinano flussi considerevoli di turisti ecco perché suggeriamo un tavolo di concertazione della filiera – continua Ingenito – ci auguriamo che il presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni ed il Comune possano cogliere il nostro invito a realizzare una piattaforma tecnica operativa che funzioni da task force per supportare eventi di tale portata anche in vista di altri appuntamenti come il forum delle culture e iniziative collaterali.”