I Giovani Democratici di Torre del Greco ritengono che «il comunicato del sindaco volto a spiegare le origini del “Premio maritaggio” non dia risposte soddisfacenti alle perplessità che gli stessi GD avevano manifestato all’Amministrazione con lettera aperta del 14 giugno scorso». A scriverlo, in una nota ufficiale, è Eleonora Colonna, responsabile alle pari opportunità dei Giovani Democratici di Torre del Greco. «Pertanto – prosegue la nota – stiamo verificando se è compito del Comune assolvere al ruolo di esecutore testamentario o sia più opportuno affidare questo incarico ad apposita fondazione, rinnovando al sindaco Borriello la richiesta di rivedere il bando. In particolare chiediamo perché non sia stato menzionato nel bando il lascito di don Raffaele Sannino, quale somma è destinata al premio e la garanzia che ad esso siano destinati solo e soltanto i soldi derivanti dalla rendita dell’immobile lasciato dal sacerdote. Chiediamo inoltre di specificare se la documentazione relativa alla situazione economica si riferisce solo alla sposa, od anche allo sposo, e da chi e secondo quali criteri sarà stilata la graduatoria per l’assegnazione del premio. Infine chiediamo se il matrimonio deve avvenire in un periodo temporale specifico, secondo la spiegazione dell’origine del premio infatti Don Sannino aveva fissato tra le condizioni che il matrimonio avvenisse tra il la ricorrenza del Corpus domini e la fine dell’anno». Le conclusioni di Eleonora Colonna sono un altro attacco a Borriello: «Il fatto che il premio non sia espressione della volontà dell’Amministrazione non autorizza la stessa a gestirlo in maniera dozzinale e poco trasparente. Un bando completo e chiaro avrebbe sicuramente evitato il diffondersi del “mare di inesattezze” e – conclude la responsabile pari opportunità dei GD di Torre del Greco – avrebbe riparato l’Amministrazione e la nostra Città dall’irrisione di tutta Italia».