Si è svolta stamani al teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare l’annuale cerimonia del Giuramento di Ippocrate promossa dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli. Dopo la lettura del vecchio e del nuovo giuramento professionale circa 400 medici neoiscritti all’Albo hanno proclamato il fatidico “lo giuro”. “È un momento di grande gioia – ha detto il presidente dell’Ordine napoletano Gabriele Peperoni – Ma rappresenta anche un punto intermedio, una terra di mezzo verso un futuro che non è tra i più rosei. L’Ordine si schiererà al fianco dei neomedici per tutelarli”. Peperoni ha poi sottolineato che tra i tasti più dolenti dell’attività medica in Campania c’è un diffuso precariato. “È impensabile che dopo aver studiato per dieci anni ed essersi formati in Campania, valenti professionisti siano costretti a emigrare in altre regioni italiane o addirittura all’estero per veder riconosciute le proprie qualità e avere garanzie lavorative”.
Sulla tutela del futuro lavorativo dei nuovi medici napoletani si è espresso anche il presidente della V Commissione regionale Sanità, Michele Schiano di Visconti, presente alla cerimonia in rappresentanza del governatore Stefano Caldoro: “Stiamo lavorando affinché i medici restino nella nostra Regione e siano messi in condizione di operare nel miglior modo possibile. Basta fughe all’estero: i medici alla Campania, la Campania ai medici”. Gli ha fatto eco Ottavio Delfino, consigliere provinciale in rappresentanza del Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e membro del consiglio direttivo dell’Ordine: “Bisogna riaffermare il primato del medico. La politica deve essere uno strumento per consentire il corretto funzionamento della Sanità, non dettarne le regole”. Un concetto condiviso dall’assessore comunale allo Sport Alfredo Ponticelli, presente per il Sindaco Iervolino: “Fare il medico non è una professione, bensì una missione”. Nel corso della cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio alla memoria di Filippo Miniero, primario del reparto di chirurgia endovascolare dell’ospedale Cardarelli di Napoli deceduto pochi giorni fa per un infarto dopo un turno in corsia di undici ore consecutive. “I medici dovrebbero essere celebrati, non commemorati” ha commentato emozionato il presidente Peperoni. Sono intervenuti, tra gli altri, il professor Antonio Bellastella, in rappresentanza del rettore della Sun Francesco Rossi e il preside della facoltà di Medicina della Federico II, professor Giovanni Persico. Presenti anche i membri del Consiglio direttivo dell’Ordine di Napoli.
Il giuramento quest’anno si è svolto nello stesso giorno in cui si celebra il centenario della Costituzione degli Ordini Medici. Per l’occasione in serata, sempre al teatro Mediterraneo, è in programma una serata benefica a favore degli ammalati dell’ospedale Santobono, con uno spettacolo musicale presentato dall’attore napoletano Patrizio Rispo, al quale interverranno numerosi artisti.