Terme di Stabia: i lavoratori senza stipendio occupano la direzione

Questa mattina i lavoratori delle Terme di Stabia in attesa dello stipendio, hanno occupato la direzione generale dell’azienda in segno di protesta per il mancato sblocco dei fondi. Ieri mattina, un centinaio di lavoratori delle Terme di Stabia hanno manifestato in prossimità dello stabilimento del Solaro, effettuando un blocco stradale. Il motivo del sit-in va cercato nel mancato pagamento degli stipendi dell’ultimo mese nonché della quattordicesima mensilità non ancora versati nelle tasche dei lavoratori stabiese. Il blocco è cominciato alle ore 10 circa e, per circa due ore, i dipendenti delle Terme di Stabia di Castellammare hanno protestato per ottenere il pagamento degli stipendi. Inizialmente, la situazione sembrava risolta, poi nel pomeriggio la nuova doccia fredda ed il rinvio. I circa 100 lavoratori hanno manifestato in strada insieme ai sindacati, che già nei giorni scorsi avevano lanciato l’allarme stipendi e i problemi legati alla mancata corresponsione delle quote dovute dall’Asl alle Terme di Stabia. La società termale, infatti, è creditrice nei confronti dell’ex Napoli 5, e non si riuscivano a capire i motivi per i quali l’azienda sanitaria stava ritardano lo sblocco dei fondi da destinare alle terme. La manifestazione, non prevista, è stata tranquilla, senza momenti di tensione. Poco dopo l’inizio del sit-in, sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia di Castellammare, guidati dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso. I poliziotti stabiesi hanno placato gli animi dei manifestanti, mentre il transito degli autoveicoli è stato bloccato all’altezza di viale delle Puglie. Il rappresentante Filcams-Cgil, Filippo Criscuolo, si è tenuto in contatto con la dirigenza della società partecipata per avere notizie riguardo lo sblocco degli stipendi. Inizialmente, sembrava che la situazione si fosse risolta, poi nel pomeriggio è arrivata la nuova comunicazione di rinvio. E oggi è prevista un’assemblea permanente, per arrivare domani all’organizzazione di un corteo per le strade stabiesi. «Ci avevano assicurato che la trattativa era andata a buon fine – spiega Criscuolo – ma abbiamo saputo solo più tardi che ciò non era vero. Il nostro lavoro deve essere retribuito, non faremo nessuno sconto».

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