Casola di Napoli: Giovanni Cascone è il nuovo delegato cittadino de La Destra

Giovanni Cascone è il nuovo delegato del partito La Destra per Casola di Napoli. Laureato in Scienze dell’Educazione e Formazione, 26 anni, la sua nomina dimostra che il partito di Storace punta su un giovane molto dinamico e con sani principi e ideali. «Nelle ultime competizioni elettorali – spiega Cascone – la compagine politica più estremista e legata a valori storici, come l’ordine, il rispetto, la lotta alla clandestinità è cresciuta in tutte le regioni d’Italia». E il neo delegato propone subito iniziative concrete che potrebbero alleviare le problematiche locali e regionali: «Credo che oggi la politica dei due poli sia un semplice alibi per nascondersi dietro dei contenitori spesso vuoti. La mia fede politica è costruita intorno a tre principi cardini che sono la vicinanza al cittadino, la lotta ad ogni tipo di droga che sta uccidendo e distruggendo molte famiglie del territorio di Casola e dei comuni limitrofi, ma soprattutto ritrovare quel senso della vita perso da tutti. Dobbiamo riavvicinarci allo sport, all’arte, creare lavoro con le idee e regolarizzare ogni tipo di clandestinità, che spesso nei piccoli comuni viene sottovalutata, ma i maggiori atti delinquenziali sono commessi da rumeni e cittadini non comunitari. Poi è difficile nascondersi dietro la solita storiella dell’accoglienza o del multiculturalismo, se non mettiamo un freno oggi sarà impossibile fermare quest’onda d’immigrati domani». Cascone, poi, continua: «Un altro tema che mi sta particolarmente a cuore è quello della scuola. Credo che intorno ad essa ruoti tutta l’economia e la viabilità di Casola. Infatti, il traffico di via Roma spesso diventa un problema, perché in un piccolo comune con i pullmini e i genitori che accompagnano i figli spesso si crea caos. Ma vi sono in giunta delegati alla pubblica amministrazione molto preparati e capaci che amano i giovani. Questo mi conforta, e mi attiverò affinché La Destra possa fare da faro a tutte le battaglie pulite e rigorose che ridiano a Casola di Napoli quel senso di ristoro che aveva durante l’impero romano e – conclude Giovanni Cascone – mi batterò affinché non venga affibbiato a questo nobile paese un’immagine non consona alla sua storia e al suo decoro».

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