Castellammare, randagi: i Verdi fanno ricorso. Bobbio commenta seccato

«Abbiamo dato mandato allo studio dell’ Avvocato Pietro Marzano – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano – di fare ricorso contro l’ordinanza del sindaco di Castellammare che vieta di dare da mangiare agli animali randagi del suo comune con una sanzione di 50 euro. Una scelta che segue a distanza di pochi mesi quella del Sindaco di Monte di Procida, ordinanza contro cui si è già espresso in modo contrario il Tar. Troviamo vergognoso che i Sindaci della Pdl utilizzino il loro tempo e le loro energie per emanare ordinanze inumane e contro i più deboli. Oggi si tratta di animali ma domani potrebbe toccare a extracomunitari o barboni. Bene hanno fatto il consigliere Antonio Sicignano e lo stesso sottosegretario alla Salute, Francesca Martini a contrastare questo scellerato atto. Quello del Sindaco Bobbio – continuano Borrelli e Ceparano – è uno dei primi provvedimenti della storia in cui addirittura si paragona la nutrizione di un cane con l’imbrattamento di una strada e se ne vieta l’esecuzione. O i cani impareranno ad utilizzare forchette e coltelli, quando consumano i loro cibi per strada; o in sostanza, da ora in poi, sarà vietato dare cibo agli animali per strada. Con questa ordinanza molti cani, soprattutto randagi o abbandonati, moriranno di fame. Eppure anche loro sono esseri viventi. In questo periodo, poi, in cui i cani vengono abbandonati dalle famiglie che partono per le vacanze, anziché a come sfamarli, si pensa a come togliergli il cibo. Senza contare che proprio nel comune di Castellammare sul Monte Faito – concludono Borrelli e Ceparano – sono stati sterminati in modo barbaro decine di cani negli ultimi mesi. Invece di proteggere gli animali l’ attività dell’ attuale sindaco sembra proiettata a come favorirne lo sterminio». Come è avvenuto a Monte di Procida i Verdi con diverse associazioni animaliste organizzeranno un Randagio Day a Castellammare  per protestare contro l’atto del sindaco e ricordandogliche le leggi vigenti attribuiscono ai Sindaci la  responsabilità di raccogliere i cani randagi, curarli,  ricoverarli in canile, microchipparli e sterilizzarli e non certo farli morire di stenti.

«Tra tutti i problemi che mi trovo a dover affrontare come primo cittadino di Castellammare di Stabia, Francesco Borrelli arriva buon ultimo». Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio,replicando alla nota di Francesco Borrelli sull’ordinanza sindacale sugli animali randagi.

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