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Scafati: Michele Abenante ufficializza il suo passaggio in maggioranza

New entry nella maggioranza del sindaco Pasquale Aliberti. Michele Abenante, questa mattina, ha ufficializzato il passaggio, già più volte annunciato, tra i banchi della maggioranza di centro-destra. “Il mio percorso politico è sempre stato molto chiaro. Da militante del partito di F.I. ho aderito successivamente all’UDEUR e in ultimo alla Democrazia Cristiana, partiti che oggi, a livello nazionale, sono schierati con il centro-destra. Per questo motivo, ma soprattutto perché sin dall’inizio di questa esperienza amministrativa ho condiviso in toto il programma del sindaco Pasquale Aliberti, oggi, ufficializzo il mio passaggio in maggioranza in rappresentanza della Democrazia Cristiana. Ho sempre ritenuto le idee e le iniziative del primo cittadino una reale e concreta opportunità di crescita per la città, pertanto, ho condiviso e apprezzato i progetti di riqualificazione e l’azione amministrativa di questi primi due anni di governo. L’amicizia che mi lega al Sindaco, però, va oltre la politica. Più che un amico è infatti per me un fratello, dal quale non ho mai preteso niente. Cercherò, al contrario, di mettere in campo una politica costruttiva, leale ma soprattutto in linea con quella intrapresa dal primo cittadino”. Favorevole il sindaco Pasquale Aliberti: “Accetto con grande piacere l’adesione del consigliere Abenante, che non rappresenta in alcun modo un espediente per rimanere a galla o per rimpolpare i miei sostenitori in maggioranza. Abenante ha sempre condiviso il percorso intrapreso da questa amministrazione e in più occasioni ha dimostrato entusiasmo verso i progetti messi in campo per restituire dignità alla nostra città. E’ questo convincimento che più di ogni altra motivazione mi porta ad apprezzare di buon grado il passaggio di Abenante in maggioranza. In più di un’occasione ho dichiarato di non aver problemi, in mancanza di numeri e della maggioranza politica venuta fuori dalle urne nel 2008, a rimettere il mandato nelle mani del corpo elettorale, senza inutili attaccamenti alla poltrona”.

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