Governo Starita ancora troppo litigioso e diviso per poter concludere definitivamente questo lungo periodo di fermo che ha lasciato la città di Torre Annunziata in uno stato di ingovernabilità.
A ogni tentativo di trovare accordi tra le parti politiche si palesano opposizioni collettive o, come ha più volte ribadito l’assessore Alfieri, individuali e personali che nella stessa maggioranza rallentano la formazione di una nuova giunta comunale. Insomma il governo c’è e contemporaneamente non c’è, perché ufficiosamente sembra non avere i numeri per licenziare riforme. La discussione quindi di allargare l’amministrazione anche a parti politiche moderate e vicine al centrodestra sembra essere l’unica opportunità per dare continuità a questa amministrazione. Finora però questa proposta, ha provocato la continua astensione di Sinistra Ecologia e Libertà; ma mercoledì scorso (23 giugno) c’è stato un cambio di rotta: il consigliere Andrea Fiorillo ha manifestato appoggio all’eventuale ingresso in governo di Noi Sud e Udc. Questo ha causato un taglio tra lo stesso Fiorillo e la Segreteria regionale di Sel, e attraverso un comunicato del coordinatore Giuseppe De Cristofaro, si rendono noti gli obiettivi di partito: “In riferimento alla crisi amministrativa apertasi nel Comune di Torre Annunziata, a seguito dell’azzeramento della Giunta Municipale avvenuto alcuni giorni fa, ribadisce il fermo e pieno sostegno alla proposta di dare vita ad una maggioranza di centrosinistra dalla quale siano escluse formazioni politiche di centrodestra.
In particolare, alla luce del programma già sottoscritto e dei due documenti di accompagnamento che contengono le proposte politiche di merito, si riafferma il sostegno alla scelta di una giunta di alto profilo, composta da personalità di significativa competenza afferenti le diverse aree culturali del centrosinistra, oltre ogni attento bilancino di rappresentanza.- Il punto di cesura con Fiorillo riguarda la seconda parte del comunicato. Il consigliere non è mai nominato da De Cristofaro; ma è eloquente il riferimento agli avvenimenti di questi ultimi giorni: -In questo quadro per SEL è incompatibile qualsiasi rapporto, relazione ed alleanza con Noi Sud, lista elettorale di diretta filiazione del PdL. Qualsiasi posizione, proposta e valutazione diversa da quella qui rappresentata è estranea a Sinistra, Ecologia e Libertà ed impegna esclusivamente chi se ne fa portavoce con le conseguenziali dinamiche che tali radicali divergenze innescheranno. […] La Segreteria Regionale della Campania rivolge ai propri rappresentanti istituzionali, alle segreteria locali e regionali di tutte le forze della coalizione, a cominciare dal PD, un appello affinché nel giro di poche ore si possa pervenire a Torre Annunziata ad una rinnovata unità nell’ambito del centrosinistra al fine di costruire una nuova prospettiva di rilancio delle condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini in uno dei territori più difficili e complessi dell’area metropolitana di Napoli.”
D’altro canto la strada del governo continua a trovare non pochi ostacoli anche a causa della discussa nomina alla direzione dell’Ufficio Tecnico Comunale dell’ingegner Bruno Orrico, già responsabile regionale nel passato governo Bassolino, e indagato per affari di mafia. Molti politici della maggioranza e dell’opposizione, proprio a causa degli svariati processi istituzionali e mediatici, riguardanti Orrico, preferirebbero autorità diverse al comando di questa importante carica istituzionale.
I’ingegnere Orrico, insieme al sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie, all’ispettore del lavoro Salvatore Andreozzi, al direttore generale della società Ecoquattro Michele Orsi e a un ispettore della polizia di stato di Caserta, Giovanni Romano, era stato coinvolto un anno e mezzo fa nell’inchiesta tenuta dalla magistratura napoletana sulla società Ecoquattro del consorzio Ce4, che gestiva la raccolta rifiuti nella zona domiziana. L’allora consulente del commissariato dei rifiuti, Orrico, era stato indagato per corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio, ed è stato indicato dal pentito di mafia Gaetano Vassallo in un interrogatorio del 24 giugno 2008, come tramite politico di spicco con il clan dei casalesi, per aver agevolato l’ingresso di mafiosi in appalti pubblici, e per aver consentito a un’impresa casertana di illecita entità lo smaltimento rifiuti tossici in aree non consentite.
Gioacchino Iuzzino